Il gol di Ruiz che c’è costato la partita contro il Costa Rica ha reso necessarie delle riflessioni e dei cambi di programma.
Se avessimo vinto contro il Costa Rica, probabilmente Prandelli avrebbe dato spazio alle seconde linee contro l’Uruguay, avendo la qualificazione già in tasca. Ma non sarà così, non potrà esserlo.
Martedì 24 dovremo almeno pareggiare, e sperare. Prandelli dovrà mettere in campo i suoi uomini migliori e, forse, organizzarli con un nuovo modulo.
Pare che il c.t. staia valutando una difesa a 3, che nelle occasioni di emergenza gli ha sempre dato risposte positive.
Corazzare la difesa è uno dei punti chiave, ma naturalmente anche l’attacco non è da meno, tanto che si pensa già di dare un aiuto a Balotelli, affiancandogli Immobile.
La difesa a 3 s’è vista, ad esempio, contro la Spagna agli Europei del 2012, e in Italia-Repubblica Ceca a Torino, partita che ci ha permesso, con la nostra vittoria per 2-1 di partire per questo Mondiale del Brasile.
Forse, assisteremo quindi, contro l’Uruguay, ad un’Italia schierata in campo con il 3-4-2-1. Protagonista sarà la difesa juventina, con Barzagli, Bonucci e Chiellini. Sui lati del campo ci saranno invece De Sciglio (tornato operativo) e Darmian, che verranno ispirati e supportati da Pirlo e Verratti, centrali.
Il reparto offensivo, come detto, punta su Balotelli e Immobile, e non necessariamente uno sarà alternativo all’altro.
Naturalmente, in base a come si comporterà l’Uruguay, e a come si evolverà nel tempo la partita, saranno possibili cambi, ed aggiustamenti, per potenziare difesa o attacco, in base alle necessità.