A pochi minuti dalle 22:00 ore italiane, l’Italia ha perso 1 a 0 contro l’Uruguay e sfuma così la possibilità del passaggio del turno nel girone D: certo, non si è trattata di una partita semplice, per via di tutto il contorno che c’era dietro, e si può dire di tutto, ma la realtà è che l’Italia è fuori dai Mondiali 2014 di Brasile.
Si tratta di una di quelle eliminazioni che fanno male, davvero male, dal momento che non è stata solo colpa di una nazionale davvero indecente (gli Azzurri e Prandelli hanno giocato a carte negli ultimi quattro anni), ma alle proprie responsabilità fanno un perfetto connubio con le recriminazioni, come può sembrare ovvio di origine arbitrale, ambientale e organizzative.
Arbitrale, perché quel Rodriguez, alla stessa stregua di Moreno come fu per la Corea del Sud, ha dato filo da torcere alla nazionale italiana, eliminando Marchisio con espulsione per un fallo che nemmeno aveva fatto.
Ambientale, perché il caldo del Brasile alle 13 del pomeriggio è andato in testa ai giocatori, che disputavano una partita del tutto sconclusionata da ambo le parti: pensare che due capocannonieri della serie A, prima Cavani e poi Immobile, non sono stati capaci di fare una decente azione.
Organizzative, perché si è trattato di un Mondiale tutto sbagliato, di un Brasile che non meritava nemmeno l’assegnazione dello stesso, e un Prandelli che non è stato in grado di allenare per bene la sua squadra: ma purtroppo, questa è la realtà, l’Italia è fuori, e due risultati a disposizione non sono bastati, né una futile vittoria né un misero pareggio.
Pertanto, l’Italia non è più bella come contro la vittoria nei confronti dell’Inghilterra per 2 a 1, ottenuta chissà come, non è più fortunata, come ai Mondiali 2006 di Germania: adesso è peggio di Sudafrica 2010, perché ci si domanda a grande voce da dove si dovrà ricominciare.