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Le riflessioni di Galliani sui 115 anni del Milan

Le riflessioni di Galliani sui 115 anni del Milan

Per il 115° compleanno del Milan, Adriano Galliani durante un’intervista, fa il resoconto dei suoi anni vissuti da tifosissimo nonché dirigente rossonero, descrivendo quelli che secondo lui sono stati i momenti migliori del club.

Secondo l’ad rossonero le tappe più belle del Milan di Berlusconi sono tre : le due Coppe dei Campioni consecutive di Sacchi, le stagioni di Capello con le tre finali di Champions e tutta l’era Ancelotti.

Proprio al grandissimo Carlo Ancelotti, Galliani paragona l’attuale tecnico Filippo Inzaghi, prospettando per lui un grande futuro, che sarà frutto della forza di volontà e determinazione dimostrata da sempre dall’ex bomber rossonero.

Tra i ricordi di Galliani non possono mancare il “Fenomeno” Ronaldo e il grande talento Ronaldinho che secondo l’ad, se avessero avuto la stessa applicazione di Inzaghi sarebbero stati ancora più grandi.

L’intervista continua ancora sul tema Ancelotti e più precisamente con il ricordo dello “sgarbo” fatto al Parma, al quale all’ultimo momento il Milan sottrasse il tecnico, che avrebbe dovuto firmare in quelle ore per gli emiliani.

 Galliani ricorda ancora la mattina in cui convinse l’attuale tecnico del Real Madrid a guidare i rossoneri, prendendo il posto dell’allora tecnico Terim.

Tra i tantissimi ricordi belli, pieni di gloria e vittorie rossonere, ovviamente non mancano anche momenti bui e difficili. Primo tra tutti l’indimenticabile finale di Champions League di Istanbul del 2005.

Il Milan chiuse il primo tempo in vantaggio di tre reti, per poi farsi rimontare nell’arco di sei minuti in un folle secondo tempo. La gara finì ai rigori e tutto il pubblico rossonero non scorderà mai il “pazzo” portiere degli inglesi Dudek, che con parate pazzesche consegnò la coppa al Liverpool.

Ma i ricordi negativi per Galliani svaniscono subito, grazie alla Champions League vinta nel 2007 grazie anche ad uno strepitoso Kakà, che in quell’anno vinse il Pallone d’Oro.

L’ad rossonero ricorda ancora la telefonata che gli fece Ancelotti dopo il primo allenamento di Kakà, per dirgli che il giocatore era un fenomeno, telefonata che rimarrà alla storia come la prima ed unica da parte dell’allora mister dei rossoneri, che mai per nessun altro giocatore aveva fatto una cosa del genere.

L’Intervista di Gallian a Milan Channel continua nel ricordo del mitico Weah e su alcuni retroscena riguardanti l’acquisto di Rivaldo e si conclude con un affermazione sul Presidente Berlusconi :

E’ un grande, è strepitoso in  tutto quello che fa

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