Il 2014 sta ormai volgendo al termine. E’ giunto quindi il momento di ripercorrere i momenti migliori di questi dodici entusiasmanti mesi di sport. Tanti sono stati gli atleti che ci hanno fatto sognare, restare col fiato sospeso, gioire o magari rammaricarsi. Senza voler stilare una classifica – ci sembra quantomai inopportuno mettere a confronto discipline molto diverse tra loro – ci limitiamo a ricordare i personaggi più avvincenti e gli attimi più intensi vissuti in questa stagione.
Quali sono, secondo voi, coloro che in quest’annata sono stati protagonisti di un exploit a livello internazionale? Vediamone alcuni.
– MUTAZ ESSA BARSHIM. E’ questo ventitreenne del Qatar il nuovo nome dell’atletica leggera, del salto in alto più precisamente. Bronzo a Londra 2012, argento a Mosca 2013, questo ragazzo – che fa dell’agilità e dell’eleganza il suo forte – quest’anno ha definitivamente compiuto quel salto di qualità da lui atteso. Oro ai mondiali indoor svoltisi in Polonia, è stato capace di realizzare, nella finale della Diamond League, uno strabiliante 2.43 metri, stabilendo la seconda misura della storia dietro al leggendario cubano Javier Sotomayor. Non ricordate quel gesto tecnico? Eccolo!
– ALEX E MARC MARQUEZ. Il motociclismo ha due fratelli campioni del mondo. Se il più grande dei due, Marc, abbiamo imparato a conoscerlo già lo scorso anno, e in questo 2014 ha ridicolizzato tutti gli avversari, è il piccolo Alex, di soli diciassette anni a stupire tutti, conquistando l’iride nell’ultima gara stagionale della classe 125. Buoon sangue non mente!
– DANIEL RICCIARDO. In una stagione dominata dalla Mercedes, con Lewis hamilton e Nico Rosberg a monopolizzare le gare, a far ben parlare di sé è Daniel Ricciardo, giovane pilota australiano che ha egregiamente saputo sostituire l’esperto Mark Webber alla guida della Red Bull. Per lui tre vittorie stagionali e il terzo posto sul gradino del podio nella classifica finale… in attesa di ulteriori progressi la prossima stagione.
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– FABIO ARU. Chiudiamo questo primo appuntamento con un po’ di Italia, quella ciclistica. Il Bel paese non ha nel solo Vincenzo Nibali una garanzia per le corse a tappe. Il giovane sardo Fabio Aru, che milita nella stessa formazione del messinese, la Astana, sta rapidamente conquistando milioni di spettatori grazie alla sua semplicità e al suo modo di correre tenace. In questo 2014 un terzo posto al Giro d’Italia e, soprattutto, un quinto ad una Vuelta a Espana – dove si è aggiudicato ben due tappe – che vedeva al via il fiore all’occhiello delle due ruote. Il futuro passa dalle sue gambe!