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Steve G: addio al suo Liverpool, c’è l’MLS

Steve G: addio al suo Liverpool, c’è l’MLS

Eh no, nel calcio non ci sono più le bandiere di una volta. Quei giocatori rimasti per tutta una vita attaccati sempre alla stessa, unica, gloriosa maglia stanno diventando una specie in via d’estinzione, nel calcio di oggi globalizzato e gonfiato a forza di clausole di rescissione sfondate a suon di milioni e ingaggi faraonici da migliaia d’euro al giorno.

Ed ecco quindi che un’altra bandiera viene ammainata e riposta negli annali. A futura memoria del calcio che fu, sangue sudore e sacrificio sempre per gli stessi colori, per tutta una carriera, anche ser poi “l’uomo-bandiera” decide di emigrare e continuare da qualche altra parte.

Un’altra bandiera, si diceva. Ed è Steven Gerrard, l’uomo simbolo dei Reds di Inghilterra, da 16 anni (più 11 nelle giovanili) idolo della Cop e non solo. 671 presenze con la maglia del Liverpool, portata su tutti i campi del Regno Unito e d’Europa.

Stevie G con la sua maglia ha vinto tanto, un palmares invidiabilissimo che vanta 2 Fa Cup, 3 Coppe d’Inghilterra e 2 Community Shield in patria, una coppa Uefa, una Champions (quella del pazzesco 3-3 in rimonta al Milan e della vittoria ai rigori) e due Supercoppe europee.

Stevie G ha vinto tanto, ma non tutto. Nel novero della sua brillantissima carriera, resterà il neo di una casella vuota, quella degli zero scudetti: nessuna Premier vinta coi Reds, anzi il macigno di un suo clamoroso errore all’ultima giornata, contro il Chelsea, che alla terz’ultima giornata della scorsa Premier League spense definitivamente le speranze di riportare il Liverpool sul tetto d’Inghilterra dopo 24 lunghi anni.

E ora, quale futuro per Gerrard? Il giocatore non ha intenzione di appendere gli scarpini al chiodo; anzi, dopo aver rinunciato al prolungamento del contratto fino al 2017 ha dichiarato sul sito del club che intende continuare a giocare, ma non militerà in un club concorrente: «non sfiderò il Liverpool, una cosa che non avrei mai potuto contemplare.

«Voglio sperimentare qualcosa di diverso nella mia carriera, e nella mia vita, per non avere rimpianti quando la mia carriera di calciatore sarà finita. Da ora fino all’ultimo calcio dell’ultima partita della stagione, darò il massimo per il Liverpool, come ho sempre fatto».

Parole chiare e concise, che fanno capire le reali intenzioni del 34enne inglese, che a fine stagione lascerà il Liverpool per un altro campionato. Diversi club europei si sono offerti alla sua porta, ma l’ipotesi più accreditata resta la MLS americana.

I tifosi del Liverpool sono ancora in preda allo sconforto, ma i tabloid d’Oltremanica parlano già dei Los Angeles Galaxy, favoriti sui New York Red Bulls: una strada che venne percorsa da un’altra stella del calcio inglese, David Beckham. Ma l’ex Spice Boy non è stata una bandiera vera e propria. Gerrard invece sì.

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