Fantastico argento per l’Italia ai Campionati Mondiali di ciclismo su pista di scena nel velodromo francese di Saint Quentin en Yvelines. Liam Bertazzo ed Elia Viviani conquistano la medaglia d’argento nel madison al termine di una gara entusiasmante ed altamente spettacolare.
Nonostante non faccia più parte – direi ingiustamente – del programma olimpico, il madison, da noi meglio conosciuto come americana, è la prova più estenuante presente nel ciclismo su pista: 100 giri, 50 chilometri complessivi e 10 sprint per sancire la coppia più veloce, resistente ed affiatata dell’intero panorama mondiale.
L’Italia, con Elia Viviani (Team Sky) reduce dal bronzo nell’omnium, ed il giovane Liam Bertazzo (Southeast) subentrato all’ultimo momento a Marco Coledan per volere del commissario tecnico Marco Villa, si presentava ai nastri di partenza come mina vagante. Pensare ad una medaglia, onestamente, non era così semplice. E invece i nostri ragazzi ce l’hanno fatta: l’esperienza in campo internazionale di Viviani e l’entusiasmo e la grinta di Bertazzo hanno prevalso, permettendo loro di conquistare il secondo posto alle spalle dei padroni di casa della Francia (Morgan Kneisky e Bryan Coqard) e davanti al Belgio (Jasper De Buyst e Otto Vergaerde).
La gara ha visto la Gran Bretagna conquistare immediatamente il giro, balzando subito in vetta e rendendo momentaneamente vana la raccolta punti da parte delle altre nazionali. Francia, Italia, Spagna, Belgio e Germania accumulano punteggio negli sprint, fino ad agguantare i britannici nel giro – grazie ad una azione intrapresa da italiani e spagnoli – a 40 tornate circa dalla conclusione. E’ lì che la gara si infiamma ed è lì che i nostri non hanno paura di provarci, col profumo di medaglia ormai vicino.
Lo sprint finale è un duello a due tra Elia Viviani e Bryan Coquard, due ragazzi che, nonostante la loro giovane età, conosciamo molto bene per le vittorie su strada. Il nostro alfiere riesce ad avere la meglio, ma per un punto in più conquistato negli sprint precedenti sono i nostri cugini transalpini a festeggiare l’oro. Altissima la media: 54,797 km/h.
E’ un risultato comunque prestigioso, a ben quindici anni di distanza dall’ultimo podio nella specialità firmato Silvio Martinello-Marco Villa a Sidney 2000.