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Mondiali ciclismo su pista, risultati 5^ giornata e bilancio finale

L’ultima giornata dei Campionati Mondiali ciclismo su pista di scena al velodromo di Saint Quentin en Yvelines ha regalato la più grande gioia all’Italia in questa cinque giorni di gare.

Elia Viviani e Liam Bertazzo si sono infatti resi protagonisti di uno splendido argento nel madison alle spalle della Francia e davanti al Belgio. Un risultato che avrebbe potuto essere ancor più prestigioso se pensiamo che la nostra coppia è giunta ad un solo punto da quella transalpina. Un punto che, comunque, non toglie la soddisfazione per un podio iridato nell’americana che manca dal lontano 1997.

Rimandando all’articolo appositamente dedicato l’analisi della gara del madison, diamo qui uno sguardo agli altri risultati dell’ultima giornata della rassegna iridata. L’omnium donne parla lituano: Ausrine Trebaite è, infatti, la nuova campionessa del mondo grazie al miglior punteggio ottenuto nell’arco delle sei prove in programma. Alle sue spalle, la danese Amalie Dideriksen e l’irlandese Caroline Ryan. Tredicesima Simona Frapporti. Nel keirin donne, invece, è l’australiana Anna Meares a cingersi del titolo iridato davanti all’olandese Shanne Braspennincx  e alla cubana Lisandra Guerra Rodriguez.

Il programma maschile si è invece concluso con la velocità uomini e con l’ennesima apoteosi del pubblico francese: Gregory Bauge ha regalato l’ultima gioia ai migliaia di tifosi accorsi, battendo nella finale per l’oro il russo Denis Dmitriev, che in semifinale aveva eliminato l’idolo di quest’edizione, Francois Pervis. Festa francese completata dal bronzo vinto da Quentin Lafargue davanti a Jeffrey Hoogland (Olanda).

Si conclude, dunque, con due medaglie il bilancio azzurro a Saint Quentin. Un risultato che potremmo definire soddisfacente, perché il migliore da Apeldoorn 2011: in quell’occasione furono l’argento di Elia Viviani ed il bronzo di Giorgia Bronzini a smuovere il nostro medagliere. Da allora ben due edizioni a secco – Melbourne 2012 e Cali 2014 – ed una – Minsk 2013 – con un solo bronzo, ancora firmato Bronzini.

Dietro i medagliati, tuttavia, rincuora sapere che giovani talenti crescono e, con la collaborazione dei commissari tecnici Marco Villa, Edoardo Salvoldi e Davide Cassani, paiono aver compreso l’importanza della pista anche ai fini di una soddisfacente attività su strada.

Ora lo sguardo si sposta inevitabilmente a Rio de Janeiro 2016, l’appuntamento a cinque cerchi su cui riponiamo una grande speranza – Elia Viviani – e chissà, magari qualche bella sorpresa che ci possa regalare un inaspettato sorriso.

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