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Nazionale: giovani oriundi crescono sognando l’azzurro

Nazionale: giovani oriundi crescono sognando l’azzurro

Oriundi, dilemma secolare. La polemica si è riaccesa negli ultimi giorni, vista la convocazione di Eder e Franco Vazquez con la Nazionale azzurra.

Eppure, a ben vedere, sono tanti gli esempi di giocatori naturalizzati chiamati dai vari c.t. anche negli ultimi anni. Il caso più eclatante resta quello di Mauro German Camoranesi, l’(italo)argentino convocato da Marcello Lippi e Campione del Mondo a Germania ’06.

L’ex centrocampista di Verona e Juve non è stato né il primo (Sivori e Schiaffino restano i più grandi) né l’ultimo: da allora hanno vestito l’azzurro giocatori come Amauri, Thiago Motta, Paletta, Schelotto e Osvaldo.

Dando un’occhiata nelle Nazionali Under, il conteggio si allunga eccome. Perfino l’argentino Icardi ora in odor di Seleccion, nel 2012, venne precettato per un’amichevole con l’under 19 di Evani in Ungheria. L’attaccante interista non si presentò, preferendo l’eventuale convocazione della nazionale albiceleste.

Ci sono casi meno noti, come quello dell’altro under 19 Said, ghanese di nascita ma di passaporto italiano ed ex Genoa, che fu convocato proprio al posto di Icardi.

Non solo però sudamericani o africani. Alcuni dei nuovi talenti in azzurro vengono dalla rivale storica dell’Italia, la Germania: a Monaco di Baviera sono infatti nati e cresciuti due delle promesse più importanti del calcio italiano, Nicola Sansone del Sassuolo e Roberto Soriano della Sampdoria.

Scoperti entrambi da Massimo Piscedda ai tempi dell’under 19, i due hanno seguito tutta la trafila delle Nazionali minori, e ora il centrocampista doriano ha la grande possibilità di vestire la maglia azzurra.

Di lui non si è parlato per nulla, in questi giorni: forse perché quel cognome non ha niente di esotico, e ben si mimetizza con quello degli altri compagni ‘italici’.

La questione è una: o escludiamo tutti gli oriundi, Soriano incluso, oppure le polemiche parziali non reggono. Anche perché, se Sansone continuerà così, approderà presto a Coverciano anche lui: ed è bene prepararsi.

Soriano e Sansone sono passati entrambi per l’Under 21, per la quale la Figc esige certezza assoluta sui documenti: per questo Jorginho fu sbarrato ai tempi del Verona e Kingsley Boateng del Bari è ancora in attesa.

È invece pienamente arruolabile Cristian Battocchio, centrocampista dell’Udinese in prestito alla Virtus Entella: pescato nel Newell’s Old Boys il ragazzo è una delle colonne dell’under 21 targata Di Biagio, che aspetta nei prossimi mesi di poter convocare José Mauri – il più giovane titolare della nostra Serie A col Parma – e Godred Donsah del Cagliari.

L’elenco è lungo, e probabilmente si incrementerà nei prossimi anni: la globalizzazione suggerisce di integrare presto i nuovi calciatori nel calcio delle singole nazioni, come tra l’altro hanno fatto con risultati molto positivi nazioni ben più attrezzate della nostra sul fronte immigrazione, come Francia, Svizzera, Belgio e Germania.

Quest’ultima con gli oriundi ci ha vinto un Mondiale, quello del 2014: e non sembra che qualche tedesco abbia gridato allo scandalo.

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