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Amichevoli: maledizione-Oranje per la Spagna, Portogallo flop

Amichevoli: maledizione-Oranje per la Spagna, Portogallo flop

Nel ricco martedì di amichevoli internazionali, non sono mancati i gol e lo spettacolo. A iniziare da Olanda-Spagna. Il remake della finale del Mondiale 2010, vinta dalle Furie Rosse, ha lo stesso esito della recente rivincita Oranje a Brasile 2014: quella volta finì 1-5 per gli arancioni, stavolta ad Amsterdam finisce 2-0 per gli uomini di Hiddink.

La squadra di Del Bosque incassa due gol in poco più di un quarto d’ora: al 13’ Sneijder imbecca il laziale De Vrij che batte De Gea di testa – e il difensore aveva segnato nella clamorosa manita che aprì la crisi spagnola agli ultimi Mondiali; poi al 16’ Klaassen firma il raddoppio su azione collettiva.

La Spagna prova una reazione, ma non arrivano azioni pericolose: davanti la punta del Malaga Juanmi non punge, e neppure Morata – protagonista assoluto nella vittoria con l’Ucraina – riesce a segnare.

La Svezia invece ha un giocatore che non è mai banale: si chiama Zlatan Ibrahimovic. Dopo il colpo di testa involontario contro la Moldavia, Ibra mostra di averci preso gusto.

Con la testa la stella del Psg mette la firma sul successo della Svezia contro l’Iran: il 3-1 vede come marcatori, a parte lui al 10, i connazionali Markus Berg e Ola Toivonen, che vanificano il gol della speranza segnato da un rigore di Nekounam.

Clamoroso il tonfo casalingo del Portogallo, contro il modesto Capo Verde: finisce 0-2 per gli isolani. Una romantica rivincita dell’ex colonia perpetrata nei confronti della madrepatria: è la prima volta che accade nella storia del calcio.

È vero, non c’erano tantissimi nazionali, tra cui Cristiano Ronaldo, ma i lusitani certo non hanno fatto una bella figura. Di Odair Fortes e Gege i gol che hanno deciso l’incontro.

Pari tra la Svizzera e gli USA di Klinsmann. La nazionale a stelle e strisce, reduce dalla sconfitta contro la Danimarca, va in vantaggio al 45’ con una bella punizione di Brek Shea.

Di Valentin Stocker, entrato nella ripresa, il gol che fissa il risultato sull’1-1 finale. In cambio diversi “italiani”, da Lichtsteiner a Inler, da Shaqiri a Widmer.

Tantissimi i pareggi nelle restanti gare. Russia-Kazakistan finisce 0-0 (è il terzo pareggio nelle sette gare successive al Mondiale per la squadra di Capello). 1-1 tra Islanda ed Estonia (vantaggio baltico con Vassiljev e pareggio di Gislason.

1-1 anche tra Ucraina e Lettonia – botta e risposta tra Yarmolenko e Maksimenko, e anche tra Austria e Bosnia (di Janko e Hajrovic le reti).

Il derby cecoslovacco va invece alla Slovacchia di Hamsik: a Zilina, gli slovacchi vincono 1-0 sui cugini cechi con un gol di Duda al 49’.

Si diverte alla grande il Giappone del nuovo tecnico bosniaco Halilhodzic, al secondo successo di fila in altrettante gare: a Tokyo i Blue Samurai asfaltano 5-1 l’Uzbekistan. A segno Toshihiro Aoyama, Shinji Okazaki, Gaku Shibasaki, Takashi Usami e Kenga Kawamata. Il milanista Honda è rimasto in campo fino al 72’.

Nell’unica gara per le qualificazioni a Euro2016, Israele-Belgio finisce 0-1 per gli ospiti. Si trattava del recupero del 9 settembre, quando il match fu rinviato per la mancanza dei requisiti minimi di sicurezza a Gerusalemme.

Gara decisa subito in apertura da Fellaini, al terzo centro in due gare dopo la doppietta contro Cipro. Con questa vittoria, invece, il Belgio aggancia il Galles in vetta a quota 11.

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