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Serie A: una poltrona, anzi due, per sette sorelle

Serie A: una poltrona, anzi due, per sette sorelle

Cinque squadre, sette punti. No, non diamo i numeri, ma facciamo le pulci all’odierna classifica della Serie A, poco prima che inizi la 28esima giornata col big match Roma-Napoli.

La rincorsa all’Europa che conta, rappresentata dalla Champions League, è quanto mai serrata. A parte la Juventus, che corre spedita verso la conquista del suo quarto scudetto di fila, tutte le altre daranno vita da qui a maggio a una battaglia a dir poco sanguinosa per accaparrarsi gli ultimi due posti disponibili per la CL.

Nemmeno la Roma, che a inizio stagione si era etichettata come l’antiJuve e pensava di aver garantito il secondo posto, è più sicura del posto: complice un 2015 a dir poco disastroso, i giallorossi hanno visto ridursi il vantaggio sul plotone delle terze ad appena una lunghezza. Quella che li separa dalla Lazio, rivale di sempre.

Tra poco i giallorossi se la vedranno contro un’altra pretendente all’accesso diretto in Champions, il Napoli di Rafa Benitez. Anche gli azzurri hanno parecchio rallentato la loro corsa, negli ultimi tempi, e devono centrare una vittoria per rilanciarsi di nuovo.

La Lazio, spettatrice interessata del match dell’Olimpico, sarà di scena a Cagliari contro Zdenek Zeman, allenatore dei biancocelesti parecchie stagioni fa: la squadra di Pioli è lanciatissima in ottica europea, dopo i sei successi di fila, e non ha intenzione di fermarsi proprio ora.

Chiude la carrellata lo scontro diretto del Franchi: alle 18.30 va in scena Fiorentina-Sampdoria. Le due compagini sono separate da appena due punti: 48 i punti dei doriani, 46 quelli dei viola. In mezzo il Napoli: le due squadre avranno il vantaggio di giocare sapendo il risultato dei campani, per sferrare un altro attacco decisivo nella scalata europea.

Di fronte due dei tecnici migliori della Serie A, tra l’altro ex di turno: Montella vs. Mihajlovic, accostati negli ultimi tempi anche alla panchina del Milan, ma entrambi concentrati su un obiettivo: l’Europa. La Champions League, dopo una stagione così positiva, non è più un miraggio. L’ingorgo però è inevitabile, l’unica cosa da fare è vincere.

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