Un uomo in maglia Bmc la spunta alla Freccia del Brabante 2015, ma non è quello atteso da tutti. Mentre i favori del pronostico vertono sul dorsale numero uno del campione uscente Philippe Gilbert, salta fuori Ben Hermans, che nella tappa inaugurale della campagna delle Ardenne si rende protagonista di una grande azione solitaria, tagliando il traguardo davanti ai grandi favoriti della vigilia, da Michael Matthews (Orica-GreenEDGE), secondo, al suo compagno di squadra Philippe Gilbert (Bmc), terzo, a Tony Gallopin (Lotto Soudal) quarto.
Una corsa che vede un susseguirsi continuo di attacchi, a cominciare da Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Anthony Delaplace (Bretagne – Séché Environnement) e Alex Kirsch (Cult Energy Pro Cycling), che tuttavia riescono ad avere il via libera solamente dopo 80 chilometri dopo la partenza. Ripreso quest’ultimo a circa 70 chilometri all’arrivo, il gruppo, sotto la spinta di Trek ed Orica in particolare, va a risucchiare anche i primi due trenta chilometri più avanti.
A quel punto a scattare sono Ben Hermans (BMC), David Tanner (IAM Cycling), Louis Vervaeke (Lotto Soudal), Tim De Troyer (Wanty – Groupe Gobert) e Bartlomiej Matysiak (CCC Sprandi Polkowice). Del nuovo drappello di fuggitivi rimangono soltanto i primi due, seguiti da nuove schiere di contrattaccanti, tra i quali figurano anche gli italiani Fabio Felline (Trek), Marco Canola (UnitedHealthcare) e Mirko Selvaggi (Wanty-Groupe-Gobert).
Ma sono Hermans e Tanner gli unici in grado di conservare alcuni preziosi secondi di vantaggio sul gruppo, con il primo che decide di salutare la compagnia a tre chilometri al traguardo, riuscendo a gestire alcuni metri fin sulla linea d’arrivo.
Davanti ai big più attesi, dunque, la spunta il ventinovenne belga, che dopo il podio esprime la sua incredulità per essere riuscito a resistere al rientro del gruppo. Miglior italiano è l’eterno Davide Rebellin, che chiude in quinta posizione, mentre settimo si piazza Fabio Felline.
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