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Fantacalcio Top&Flop, 31a giornata: parte II

Fantacalcio Top&Flop, 31a giornata: parte II

Ecco la seconda parte della classifica di Top&Flop Fantacalcio. Anche in questo turno sono spuntate insufficienze al di sotto del 5 di media voto. A rimediarle, giocatori appartenenti soprattutto alla Roma e al Cagliari, le due squadre più in crisi a quest’altezza del campionato.

La palma di peggiore se la becca, per questa giornata, Davide Astori della Roma (4,5): l’ex difensore del Cagliari era arrivato con l’ambizione personale e l’aspettativa circostante che sarebbe presto diventato un pilastro del progetto giallorosso (insieme all’altro, Juan Iturbe: l’acquisto più costoso della Roma americana: finora un flop).

Le prestazioni incolori hanno presto disatteso le speranze: domenica ha pure provocato il rigore decisivo che ha fissato il risultato con l’Atalanta sul 2-1. Una stagione praticamente da dimenticare, per uno che era pure entrato nel giro della Nazionale azzurra. 4 magic punti. Pessimo.

Il trait d’union tra primo e secondo posto dei Flop è comunque rappresentato dal Cagliari: sul secondo gradino del podio c’è infatti il “sardo” Daniele Conti del Cagliari. La partitaccia del capitano dei rossoblù cagliaritani è l’emblema di una stagione disgraziata per la squadra sarda, risucchiata nella zona bollente della classifica e ormai a un passo dalla Serie B.

Sotto la mediocrità non solo il figlio d’arte, ma anche Albin Ekdal e Diego Farias: a riprova della pochezza messa in campo dal Cagliari contro il Napoli.

Il quartultimo posto dell’Atalanta è ora lontano 9 lunghezze. La notizia delle dimissioni irrevocabili del tecnico Zdenek Zeman getta ombre ancora più fosche sul destino del Cagliari, alle prese pure con i postumi della pesante contestazione di venerdì. Insomma, piove sul bagnato in Sardegna. E neppure Conti ha l’ombrello per proteggere il suo gruppo. 4 magic punti. Disorientato.

Al terzo posto, per colpa di un cartellino rosso francamente evitabile, c’è Danilo Cataldi della Lazio (5). La giovanissima promessa dei biancocelesti pecca di gioventù, in una delle prime grandi partite della sua carriera, che in tanti prospettano ricca di soddisfazioni.

Al cospetto di Pirlo, Vidal e Marchisio, il ventenne aquilotto corre e arranca, fino al fallo da dietro che stende Tevez e che gli costa l’espulsione. Dovrà maturare anche da questo punto di vista, perché ha tutte le potenzialità per fare bene. 4 magic punti. Spaesato.

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