Mancano ormai pochi giorni alla partenza del Giro d’Italia 2015, che scatterà dalla Liguria sabato 9 maggio. Mondiali.net prosegue l’avvicinamento alla Corsa Rosa, cominciato con alcune pillole di storia e proseguito con la presentazione del percorso 2015, dando uno sguardo alle formazioni che prenderanno parte all’edizione numero 98. Ventidue i team partecipanti, per un totale di 198 corridori.
In questa prima parte focalizziamo l’attenzione sulle formazioni che proveranno a tenere alto il tricolore italiano. Saranno in cinque: all’unica WorldTour Lampre-Merida si affiancheranno le Professional Androni-Sidermec, Bardiani-Csf, Nippo-Fantini e Southeast. Nei due prossimi articoli un’analisi di tutte le altre squadre al via.
LAMPRE-MERIDA. Team a più punte, quello blu-verde-fucsia per la Corsa Rosa. A Diego Ulissi il compito di tornare al top ed entusiasmare dopo lo stop forzato dell’ultimo anno e mezzo. Finora è andato a caccia della condizione, ma già al Giro di Romandia ha mostrato notevoli progressi, destinati ad incrementare già nella prima settimana di corsa rosa. Come da lui sempre dichiarato, nessun occhio alla classifica, bensì ai successi parziali, magari già a partire dalle insidiose frazioni toscane dove, davanti al suo pubblico, potrà far valere le sue doti. Con un pensiero rivolto alla generale correrà invece il polacco Przemyslaw Niemec, già in passato in top 10 al Giro ed ora desideroso di ripetersi. Per le tappe pianeggianti, invece, fari rivolti a Sacha Modolo e Roberto Ferrari: il primo, recente vincitore di una tappa in Turchia, proverà finalmente a centrare quel successo che al Giro ancora gli manca; il secondo, vincitore qualche anno fa in una discussa tappa che lo vide discutere con toni piuttosto accesi con Mark Cavendish, vuol tornare a piazzare un colpo che ormai manca da un po’ di tempo. Vi sono poi due passisti veloci, l’esperto Manuele Mori ed il giovane Jan Polanc. A chiudere la rosa, l’argentino Maximilian Richeze, l’etiope Tsgabu Gebremaryam Grmay ed il cinese Xu Gang, a confermare il carattere oramai multinazionale che la squadra ha assunto.
ANDRONI-SIDERMEC. Ha sempre onorato il Giro dalla prima all’ultima tappa, ma da due stagioni manca la vittoria. Per colmare questo gap, la formazione di Gianni Savio farà affidamento su Franco Pellizotti, che probabilmente preferirà concentrare i propri sforzi su un successo parziale – a cui è andato tanto vicino lo scorso anno in cima al mitico Zoncolan – senza tuttavia disdegnare un possibile piazzamento in top 10. Se Pellizotti è il leader per le giornate dure, Davide Appollonio, preferito ad un Francesco Chicchi non in forma, lo sarà per le volate, per le quali avrà al suo fianco Marco Bandiera, Simone Stortoni e Marco Frapporti. C’è poi la carta Oscar Gatto, che nelle frazioni vallonate potrà far valere il suo spunto veloce e magari replicare quello splendido successo ottenuto nel 2011 a Tropea davanti ad Alberto Contador. L’esperto passista Tiziano Dall’Antonia, il giovane Gianfranco Zilioli ed il romeno Serghei Tvetcov completano la rosa dei nove.
BARDIANI-CSF. Nel 2014 ha offerto puro spettacolo: tre vittorie di tappa – firmate Marco Canola, Enrico Battaglin e Stefano Pirazzi – ed una serie di altre prestazioni degne di una squadra WorldTour. Ripetere tali imprese non sarà semplice, ma la Bardiani-Csf, puntando ancora una volta sulle giovani leve, ci riproverà. A Stefano Pirazzi, che nelle salite (in particolare all’arrivo nella sua Fiuggi) proverà a lasciare il segno – vengono affiancati nelle tappe impegnative Edoardo Zardini e Francesco Manuel Bongiorno: le cose migliori le ha fatte finora vedere il primo, regalandosi, nella passata stagione, due splendidi successi in Trentino e Gran Bretagna; il secondo, invece, pur andando vicino al successo sullo Zoncolan, non è ancora riuscito a dar prova delle sue indubbie qualità, che spera di poter mettere in mostra in quest’edizione. Per le tappe mosse sarà ancora Enrico Battaglin, l’uomo di riferimento, affiancato da Sonny Colbrelli che, nella seconda parte di 2014, è stato autore di tante vittorie, ed ora spera di poter imprimere il suo marchio anche nella corsa più importante. Per le tappe completamente pianeggianti, invece, occhio a Nicola Ruffoni, giovane sì, ma che sta apprendendo rapidamente i trucchi del mestiere. Ad Enrico Barbin e Nicola Boem il compito di lavorare per la squadra e magari ritagliarsi spazi personali con fughe da lontano, mentre a Luca Chirico, al primo Grand Tour in carriera, quello di fare apprendistato nei grandi eventi.
NIPPO-FANTINI. La Professional italo-giapponese può contare tra le sue file un ex vincitore: è Damiano Cunego che, sebbene da qualche anno non sia più riuscito a rendersi protagonista di performance importanti, sarà probabilmente galvanizzato dalla nuova maglia, conscio di avere meno responsabilità rispetto al passato e quindi più libero di correre. Accanto al Principino veronese, l’altro leader sarà Daniele Colli, chiamato a farsi largo nelle affollate volate del Giro. Lavorare per i due capitani, nonché mettersi in luce con fughe e scatti, spetta ad Alessandro Bisolti, Pierpaolo De Negri, Alessandro Malaguti, il giapponese Manabu Ishibashi ed il romeno Eduard Grosu. Accumulare preziosa esperienza sarà invece l’unica preoccupazione dei giovanissimi Riccardo Stacchiotti e Giacomo Berlato.
SOUTHEAST. A quarantadue anni e ventidue vittorie in cascina, Alessandro Petacchi vuol lasciare il segno anche al Giro 2015. Nuova casacca, nuovi colori, ma stessa voglia di mettersi in gioco e provare a porre la sua ruota dinanzi a quella degli avversari: con tre tappe nella sua Liguria, chissà che lo spezzino non voglia provarci già dalle prime frazioni in linea. Se poi la forma fisica non dovesse essere quella sperata, ecco che un Manuel Belletti rigenerato dall’abbandono dell’Ag2R e ritornato in un team italiano è pronto a gettarsi nella mischia per cercare di piazzare un colpo vincente. Ma sarà soprattutto nelle tappe più mosse che gli uomini di Angelo Citracca potranno dire la loro: Elia Favilli e soprattutto Mauro Finetto e Francesco Gavazzi avranno importanti chances, aiutati da Matteo Busato, dai sudamericani Jonathan Monsalve e Ramon Carretero e dall’albanese – il primo al via nella storia del Giro – Eugert Zhupa.