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FIFA: Blatter si dimette, ma resta al timone

FIFA: Blatter si dimette, ma resta al timone

Tanto tuonò sulla FIFA che alla fine piovve grandine. Dopo l’apertura delle inchieste sullo scandalo corruzione e l’ennesima rielezione, Sepp Blatter si dimette da presidente dell’organo.

Un annuncio a sorpresa, arrivato nella conferenza stampa convocata d’urgenza a Zurigo, ad appena 4 giorni dalla rielezione per il suo quinto mandato consecutivo, anche se il dirigente svizzero resterà al timone di comando del calcio mondiale ancora un bel po’.

«La Fifa avrà un nuovo presidente, io eserciterò le mie funzioni fino al prossimo consiglio elettivo straordinario», questo quanto comunicato ieri da Blatter. Da statuto infatti – come anticipato da Domenico Scala, già dirigente Fifa e prossimo presidente del già citato consiglio elettivo straordinario – bisogna aspettare quattro mesi prima di organizzare le nuove elezioni. «Ci aspettiamo che il consiglio possa tenersi tra dicembre 2015 e marzo 2016», ha annunciato Scala.

Dopo questo periodo di governo ad interim, dunque, Sepp Blatter lascerà la FIFA dopo ben 17 anni di governo. Un record che probabilmente resterà imbattuto, visto che in discussione nel consiglio verrà proposto e votato anche un limite di mandato per il presidente e i membri del comitato esecutivo.

Sui motivi dell’annuncio, hanno chiaramente influito le pressioni subite dopo lo scandalo degli alti dirigenti Fifa arrestati per corruzione: «Malgrado sia stato appoggiato nelle ultime elezioni, questo appoggio non sembra essere condiviso da tutti nel mondo del calcio – ha detto nella conferenza stampa -. Per questo offro la mia rinuncia».

Malgrado ciò Blatter potrà continuare a governare la FIFA. È vero, il numero uno se ne va sbattendo la porta, non per il gesto, ma per il portato simbolico di una decisione che sembra quasi un’ammissione di colpa. Ciononostante il dirigente svizzero traccia i prossimi progetti.

«Adesso sono libero dai vincoli di un’elezione e potrò concentrarmi nel guidare le profonde riforme che sono necessarie – ha spiegato Blatter – Da anni lavoriamo ci lavoriamo, ma non basta. Il numero dei membri del Comitato Esecutivo va ridotto e i suoi membri dovrebbero essere eletti dal congresso Fifa. I controlli sull’integrità per tutti i membri del Comitato Esecutivo devono essere organizzati centralmente dalla Fifa, non dalle federazioni».

«C’è bisogno di limiti di mandato non solo per il presidente, ma per tutti i membri del Comitato Esecutivo. Ho lottato per questi cambiamenti, ma come tutti sanno i miei sforzi sono stati bloccati. Questa volta, ci riuscirò. Ho preso questa decisione per il bene della Fifa. Ringrazio quelli che mi hanno sostenuto: quello che conta è che quando tutto questo sarà finito, vincerà il calcio».

Si attendono ora altri sviluppi dall’intricata vicenda giudiziaria: ultime indiscrezioni parlano di un’inchiesta pendente su Sepp Blatter. Che continua a tremare.

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