Uno scatenato Christopher Froome va a conquistare il Giro del Delfinato 2015. Dopo il successo nella frazione regina, ancora un’affermazione per il leader del Team Sky, che sul traguardo di Modane Valfréjus, dopo 156,5 km, va ad imporsi sugli avversari, conquistando per la seconda volta – la prima nel 2013 – il più gustoso antipasto del Tour de France.
Deve accontentarsi del piazzamento d’onore Tejay Van Garderen (Bmc), che prova a resistere alle progressioni violente del suo avversario, ma chiude a 18″ (ne aveva stamane 17″ di vantaggio), quarto dietro a Simon Yates (Orica-GreenEDGE) ed Alberto Rui Costa (Lampre-Merida), che chiude il podio finale della corsa.
La cronaca. Sono Wilco Kelderman (LottoNL-Jumbo), Gorka Izagirre (Movistar), Bruno Pires (Tinkoff), Perrig Quémeneur, Romain Sicard (Europcar), Albert Timmer (Giant), Stephen Cummings (MTN), Cyril Gautier (Europcar), Tony Martin (Etixx) e Gatis Smukulis (Katusha) i facenti parte della fuga iniziale, partita al km sei di corsa.
Nella discesa di Saint-Georges-d’Hurtières, al km 77, Tony Martin abbandona la compagnia e comincia una lunga azione solitaria che lo porta ad acquisire un vantaggio superiore al minuto sugli ex compagni d’avventura e poco più di due minuti sul gruppo trainato dagli uomini del Team Sky, intenzionati a mettere il loro capitano Chris Froome nelle condizioni di tentare l’assalto alla maglia gialla.
Sono gli ultimi venti chilometri, quelli in cui il tedesco sente progressivamente salire la fatica: ai -17 km, viene raggiunto da Stephen Cummings, che prosegue tutto solo. Un minuto il vantaggio sul gruppo, dal quale fuoriesce Alejandro Valverde (Movistar).
In testa al plotone si porta Vincenzo Nibali (Astana), che vuole aiutare il compagno Michele Scarponi a cercare la vittoria di tappa. Grande il lavoro del siciliano in favore del marchigiano, ma quando quest’ultimo scatta, ai meno cinque al traguardo, non riesce a fare selezione per il ritmo altissimo imposto dagli Sky, da Wout Poels in particolare.
Chris Froome scatta ai meno 2,5 km, andando a riprendere un comunque lodevole Cummings in un batter d’occhio. Prova a resistere al britannico la maglia gialla, ma i metri persi da dieci aumentano progressivamente, fin quando la speranza di conservare il simbolo del primato svanisce.
Froome si invola, così, verso il meritato successo che gli vale la maglia gialla definitiva e che significa condizione già più che soddisfacente a venti giorni dall’inizio della Grande Boucle. Discreto il finale di Nibali, il quale, dopo aver lavorato per Scarponi – che chiude a 52″ – taglia il traguardo a 1’30”.
Ordine d’arrivo 8^ tappa: 1 Chris Froome (GBr) Sky 2 Simon Yates (GBr) Orica-GreenEdge +00:00:18 3 Rui Costa (Por) Lampre-Merida st 4 Tejay van Garderen (USA) BMC st 5 Joaquim Rodriguez (Spa) Katusha +00:00:28 6 Romain Bardet (Fra) Ag2r-La Mondiale st 7 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin +00:00:31 8 Wouter Poels (Ned) Sky +00:00:44 9 Pierre Rolland (Fra) Europcar st 10 Benat Intxausti (Spa) Movistar st
Classifica generale definitiva: 1 Chris Froome (GBr) Sky 30:59:02 2 Tejay van Garderen (USA) BMC +00:00:10 3 Rui Costa (Por) Lampre-Merida +00:01:16 4 Benat Intxausti (Spa) Movistar +00:01:21 5 Simon Yates (GBr) Orica-GreenEdge +00:01:33 6 Romain Bardet (Fra) Ag2r-La Mondiale +00:02:05 7 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin +00:02:52 8 Joaquim Rodriguez (Spa) Katusha +00:03:06 9 Alejandro Valverde (Spa) Movistar +00:03:12 10 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Garmin +00:04:17
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