Andre Greipel primo, Fabian Cancellara nuova maglia gialla, Vincenzo Nibali a 1’27” da Alberto Contador e Chris Froome. E’ successo davvero di tutto nella prima tappa in linea del Tour de France 2015. Come preventivato alla vigilia, lungo la Utrecht – Zealand, sono le condizioni atmosferiche a creare gravi ostacoli ai corridori: tanto vento e pioggia battente in alcune fasi creano scompiglio in mezzo al gruppo, intralciando i piani di molti atleti di prima fascia.
Tutto ha inizio quando, ripresi gli attaccanti della prima ora – Jan Barta (Bora-Argon 18), Stef Clement (IAM Cycling), Armindo Fonseca (Bretagne-Séché) e Perrig Quémeneur (Europcar) – il forte vento contrario, unito ad una caduta di Adam Hansen (Lotto Soudal), spezza il gruppo in più tronconi. Davanti, il blocco Tinkoff-Saxo di Alberto Contador, quello Sky di Chris Froome, i BMC di Tejay Van Garderen ed i compagni di Mark Cavendish (Etixx-QuickStep) e Andre Greipel (Lotto Soudal) e Fabian Cancellara.
Tanti i big, dunque, che restano dietro: su tutti, gli uomini di classifica Vincenzo Nibali (Astana), Nairo Quintana (Movistar), Thibaut Pinot (Fdj) e Joaquin Rodriguez (Katusha), più alcuni tra i più accreditati per la vittoria di tappa come John Degenkolb (Giant-Alpecin) ed Alexander Kristoff (Katusha), oltre che la maglia gialla Rohan Dennis (Bmc).
Un gap che aumenta considerevolmente chilometro dopo chilometro, senza che nessuno dietro riesca a porre riparo. Una foratura di Nibali ai meno venti chilometri complica ulteriormente le cose: il siciliano è costretto ad uno sforzo supplementare per rientrare, senza essere incomprensibilmente atteso da alcun compagno di squadra.
E così, davanti, sono una ventina di corridori a giocarsi la tappa. Parte lunghissima la Etixx per Mark Cavendish e difatti il britannico nulla può in volata. A vincere la tappa è così Andre Greipel (Lotto Soudal) davanti a Peter Sagan (Tinkoff-Saxo), mentre Fabian Cancellara (Trek), col terzo posto ed i relativi 4″ di abbuono, balza in testa alla classifica generale.
Così Andre Greipel descrive la volata: “Mark Renshaw è partito troppo presto, lasciando al vento Cavendish – osserva il Gorilla – Non ero molto fiducioso perché sapevo che il britannico è stato in passato capace di vincere volate del genere. Sono stato bravo a tenere la sua ruota e poi a passarlo. Sono molto felice che la prima vittoria sia arrivata così presto in quest’edizione”.
Ordine d’arrivo 2^ tappa: 1. GREIPEL André LTS 03:29:03 2. SAGAN Peter TCS 00:00:00 3. CANCELLARA Fabian TFR 00:00:00 4. CAVENDISH Mark EQS 00:00:00 5. OSS Daniel BMC 00:00:00 6. VAN AVERMAET Greg BMC 00:00:00 7. FROOME Christopher SKY 00:00:00 8. DUMOULIN Tom TGA 00:00:00 9. MARTIN Tony EQS 00:00:00 10. BARGUIL Warren TGA 00:00:00
“Ventinove giorni in maglia gialla sono tanti e indossare il simbolo del primato undici anni dopo la prima volta è speciale – commenta entusiasta Fabian Cancellara – Nel 2004 ero molto giovane a Liegi e fu un giorno fantastico, quello. Ora sono un veterano e, dopo quindici anni nel professionismo, conservo tanti ricordi” .
Classifica generale: 1. CANCELLARA Fabian TFR 03:44:01 2. MARTIN Tony EQS 00:00:03 3. DUMOULIN Tom TGA 00:00:06 4. SAGAN Peter TCS 00:00:33 5. THOMAS Geraint SKY 00:00:35 6. OSS Daniel BMC 00:00:42 7. URAN Rigoberto EQS 00:00:42 8. VAN GARDEREN Tejay BMC 00:00:44 9. VAN AVERMAET Greg BMC 00:00:48 10. FROOME Christopher SKY 00:00:48
Ciò che conta, però, è il responso tra i big: sono Froome e Contador a cantare vittoria. Il britannico, in particolare, ha ora 12″ di vantaggio sullo spagnolo, 1’25” su Nibali e 1’43” su Quintana. Tour tutto in salita per lo Squalo, che non nasconde un pizzico di delusione: “Bisogna mettere in conto che giornate come queste possono capitare. Questo è il ciclismo. Ho fatto già fatica a rimanere in piedi dopo la caduta di Hansen, poi ho forato: di più non potevo fare“. A lato la classifica dei big.
“E’ un enorme vantaggio per noi, ma nel corso di tre settimane tante cose possono cambiare”, afferma Chris Froome, che si dice sorpreso del ritardo accumulato da Nibali: “Era vicino a me, poi non l’ho più visto e non sapevo fosse stato coinvolto nella caduta”. Rammaricato Thibaut Pinot per il tempo perso: “Corsa piena di insidie, quest’oggi. Abbiamo lavorato duro per provare a chiudere il gap, ma non ci siamo riusciti. Ora guardiamo avanti: domani dovremo stare molto attenti”.
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