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Clemente Russo ce l’ha fatta: battendo nello splendido scenario dell’Expo di Milano, davanti ad un pubblico da grandi occasioni, il pugile kazako Anton Pinchuk, si è assicurato con largo anticipo il pass per prendere parte ai Giochi Olimpici di Rio 2016. Un risultato di grande rilevanza perché per l’atleta campano si tratterà della quarta olimpiade consecutiva: un record per la boxe italiana.
È stato un match non esaltante, quello cui si è assistito, in cui il casertano cresciuto nel circolo di Marcianise, non al meglio delle condizioni fisiche, ha dovuto tirare fuori tutta la sua esperienza, provando ad ottenere il massimo con il minimo sforzo. Ma il risultato, alla fine, è stato nettissimo: vittoria ai punti per 77-75, 78-74, 78-74. Un verdetto molto netto, dunque, prova della tenacia con cui Russo ha perseguito il risultato che gli permetterà tra un mese di provare a centrare il titolo APB e soprattutto tra un anno di andare alla ricerca del suo primo oro olimpico.
È di due argenti, infatti, il suo bilancio nella rassegna olimpica: dopo l’uscita agli ottavi di finale ad Atene 2004 nella categoria mediomassimi, arrivano il secondo posto a Pechino 2008 (sconfitta subita dal russo Rachim Čakchiev) e a Londra 2012 (l’ucraino Oleksandr Usyk gli impedisce di agguantare il metallo più prezioso), entrambi nella categoria massimi. A trentaquattro anni, dunque, la grande opportunità di coronare una carriera comunque di grande spessore, con due ori mondiali (Chicago 2007 e Almaty 2013), oltre ad uno europeo e due Giochi del Mediterraneo.
“Ho combattuto con uno stiramento all’addominale obliquo, ne soffro da mercoledì. Ero fermo, ho vinto di esperienza“, ha dichiarato Tatanka alla fine del match, abbracciato dal commissario tecnico azzurro Franco Damiani e dalla moglie, la judoka Laura Maddaloni.
Per il pugilato azzurro si tratta del secondo atleta a qualificarsi per Rio 2016: ai recenti Giochi Europei di Baku, infatti, dopo la medaglia d’argento conquistata, è arrivato il pass per Valentino Manfredonia nella categoria mediomassimi.
