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Tour de France, Team Sky pubblica dati tecnici su Froome

Tour de France, Team Sky pubblica dati tecnici su Froome

Mondiali.net ha sempre disdegnato un giornalismo fatto di indiscrezioni, voci di corridoio e menzogne e ha sempre lasciato parlare i fatti, ciò che conta davvero nello sport. Ed è per questo che, pur continuando ultimamente a rincorrersi voci su presunte prestazioni sospette di Chris Froome al Tour de France – dall’uso di sostanze più o meno illecite al tanto chiacchierato motorino elettrico nel telaio della bici –  abbiamo sempre preferito non trattare l’argomento, essendo appunto privi di qualsiasi dato reale.

Oggi il Team Sky ha scelto di zittire le numerose voci, spiacevoli per lo sport intero, pubblicando dati tecnici sulle performances evidenziate in salita dell’attuale maglia gialla. Poiché un’aspra polemica si era accesa in virtù delle parole di Pierre Sallet, esperto antidoping e consulente ASO, che alla tv francese aveva fornito numeri circa la scalata del britannico sulla salita a Pierre San Martin, quando staccò tutti e andò a stravincere in solitaria, lo squadrone britannico ha deciso di giocare a carte scoperte, rispondendo con i suoi dati.

Ecco ciò che ne risulta dal comunicato ufficiale mostrato durante la tradizionale conferenza che si tiene il giorno di riposo della Grande Boucle: per percorrere i 15,3 km della salita sopra citata, Chris Froome ha impiegato un tempo di 41’28”, sviluppando una potenza media di 414 watt, una massima di 929 watt e una velocità ascensionale media (Vam) di 1602 metri/ora.

E ancora: potenza media di 5,78 watt/kg e rapporti 52/38 davanti, 11/28 dietro. Cadenza media di pedalata: 97 al minuto; battito cardiaco medio 158 e massimo 174. Viene inoltre chiesto di tenere conto di altri parametri, come il fatto che l’atleta sia arrivato molto fresco ai piedi della salita in virtù della tanta pianura precedente.

Questi dati non rispondono affatto a quelli forniti da Pierre Sallet, che invece parlava di 7,04 watt/kg di potenza, numero che in effetti può dare adito ai sospetti, e di prestazioni “fisiologicamente non spiegabili”. “Lavoriamo per la massima trasparenza, è il commento del team manager Sky Dave Brailford, che si dice “amareggiato” e “frustrato” per il trattamento riservato al suo assistito da parte della televisione transalpina e lancia una provocazione: “Perché solo noi siamo tenuti a fornire questi dati?”

Non c’è nulla di sorprendente rispetto a ciò che Froome  fa da quattro anni a questa parte“, è invece la sintesi del suo allenatore Tim Kerrison.

Capitolo chiuso o non, domani si ritornerà a correre con la 17^ tappa del Tour, la prima alpina, da Digne Les Bains a Pra Loup.

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