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Vuelta a España, i favoriti: duello Froome-Quintana-Nibali… e poi?

Non chiamiamolo terzo Grand Tour, perché la Vuelta a Espana 2015 avrà un cast di partecipanti di altissimo livello, tale da non sentir concorrenza alcuna. Se Alberto Contador sarà l’unica assenza di rilievo, tutte le stelle del panorama ciclistico internazionale hanno deciso di rispondere presente.

Coloro che abbiamo visto all’opera all’ultimo Tour de France, dunque, si presenteranno ai nastri di partenza dalla Costa del Sol. A cominciare da Chris Froome e Nairo Quintana, pronti a duellare ancora come ci avevano fatto entusiasmare nelle ultime giornate della Grande Boucle.

Il britannico del Team Sky l’aveva annunciato sin dallo scorso inverno di voler tentare l’accoppiata Tour-Vuelta, riuscita nella storia soltanto a Jacques Anquetil e Bernard Hinault. Se la doppietta Giro-Tour sembra difatti anacronistica, più alla portata, secondo la due volte maglia gialla, appare quella tra il secondo ed il terzo Grande Giro della stagione. A patto che le fatiche rimediate in Francia siano brillantemente smaltite nel corso delle tre settimane in terra iberica. E tanto per il keniano bianco quanto per il colombiano, il discorso è analogo. Sono loro i due più forti, ma si ripartirà come sempre da zero e le gerarchie possono essere ribaltate.

E spera di ribaltarle in primis Vincenzo Nibali, che aveva puntato tanto sul Tour, non ricevendo, tuttavia, i riscontri da lui attesi. La condizione è tardata ad arrivare per il campione italiano, perciò la speranza che possa più di altri gareggiare ad alto livello in Spagna è tanta. Sarà una Astana stellare, perché avrà un trittico di punte composto dallo stesso Squalo, da Fabio Aru e da Mikel Landa. Se il siciliano non ha preparato nello specifico tale appuntamento, diverso è il discorso per i due giovani, che hanno corso con successo il Giro d’Italia, ottenendo due tappe ciascuno ed il secondo ed il terzo gradino del podio, e sono pronti ora a dimostrare le loro potenzialità al cospetto dei grandi. “Siamo una squadra”, hanno più volte detto i tre moschettieri in coro, giurando di correre l’uno per l’altro fin quando la strada non darà il responso.

Tre le punte nel team kazako e due alla Movistar, che così come accaduto al Tour, anche stavolta schiererà la coppia Quintana-Alejandro Valverde. Il sudamericano è in apparenza il più forte ed il capitano designato, ma siamo sicuri che lo spagnolo, che sta vivendo in queste ultime stagioni una nuova giovinezza, sarà ancora disposto a sacrificarsi nella corsa di casa che l’ha visto sempre salire sul podio? Noi non ne siamo così sicuri, ma sarà ovviamente la strada a decidere.

Se la lotta alla maglia roja sembra essere circoscritta ai personaggi sopra citati, più ampio è il discorso sulla top 5, dove entrano in gioco altri pretendenti. È il caso, per esempio, di Tejay Van Garderen (Bmc), che vuole riscattarsi dal Tour che l’ha visto uscire anzitempo mentre era in piena lotta per il podio, forte di un picco di condizione raramente espresso in passato. Chi invece punterà a trovare proprio in questa circostanza la miglior forma fisica è Domenico Pozzovivo, chiamato a sfidare la sfortuna nera che lo perseguita ormai da oltre un anno. Dopo la bruttissima caduta al Giro, la possibilità di rifarsi e magari di centrare quella top 5 che è il suo obiettivo.

Citiamo poi Joaquin Rodriguez (Katusha), che in Francia ha preferito portarsi a casa – riuscendoci con merito – due prestigiose tappe e che qui, oltre ai successi parziali, vorrebbe arrivare più in alto; Jurgen Van Den Broeck (Lotto Soudal), in procinto di fare l’en plein nelle partecipazioni ai Grandi Giri 2015, assieme ad un amaro en plein di brutte prestazioni; la coppia Cannondale-Garmin formata da Andrew Talansky e Daniel Martin, anch’essi ansiosi di cancellare le deludenti prestazioni transalpine; Rafal Majka, che dopo due top 10 al Giro d’Italia, vuole centrarne una anche alla Vuelta, potendo contare finalmente su una Tinkoff-Saxo ai suoi servigi; Frank Schleck (Trek), che pare essersi preparato appositamente per l’appuntamento spagnolo e sul quale c’è curiosità nel vedere la sua forma psicofisica; Daniel Navarro (Cofidis), che vuole ben figurare davanti al proprio pubblico.

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