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Pechino 2015, risultati 1^ giornata: Italia, ok solo maratona

Pechino 2015, risultati 1^ giornata: Italia, ok solo maratona

È di Ghirmay Gebreslassie la prima medaglia d’oro ai Campionati Mondiali di Atletica Leggera di Pechino 2015. Come di consueto, è la maratona maschile ad aprire la rassegna iridata e la prova vede la vittoria del diciannovenne eritreo, che in una giornata segnata dall’afa (temperatura superiore ai 30 gradi), si impone in 2h12’27” davanti all’etiope Yemane Tsegay (2h13’07”) e all’ugandese Solomon Mutai (2h13’29”).

Molto bene i due italiani al via: il veterano Ruggero Pertile, quarantuno anni, termina quarto ai piedi del podio, percorrendo i 42.195 km in 2h14’22”), mentre Daniele Meucci, 30 anni, si piazza all’ottavo posto in 2h14’53”. Una prova convincente, quella dei due azzurri, capaci di finire davanti al campione olimpico, l’ugandese Stephen Rotich, mentre si ritirano anzitempo i favoriti keniani Dennis Kimetto e Wilson Kipsang. Un’iniezione di fiducia, dunque, in vista di Rio 2016.

È il miglior risultato di tutta la carriera“, sono le parole di Ruggero Pertile, che pure pare non essere completamente felice perché “il podio non era così lontano”. Infine un insegnamento: “L’età non conta perché si vince e si va avanti con la testa e con le motivazioni“. Le impressioni di Daniele Meucci: “Ho avuto un problema intestinale al km 32 e lì ho perso un minuto e mezzo. Sono comunque tra i primi otto al mondo ed è tutta esperienza verso Rio“.

Fuori i primi italiani impegnati al Bird’s Nest Stadium. Marco Lingua non riesce a superare la misura di 77 metri necessaria per qualificarsi alla finale del lancio del martello, fermandosi soltanto a quota 72.85 metri che valgono un deludente diciannovesimo posto (non delude, invece, il favorito polacco Pawel Fajdek,  primo con 78.38 metri).

Male anche Chiara Rosa, capitana della spedizione femminile, che nel getto del peso si piazza quattordicesima con la misura di 17.54 metri (in testa, per ora, la tedesca Christina Schwanitz con 19.39 metri). Infine gli altri due podi da decidere nella prima giornata dopo quello della maratona. La prova prevedeva la stessa finale in giornata. Con la numero 1 Valerie Adams assente, va alla tedesca Christina Schwanitz l’oro con la misura di 20.37. Argento per l’atleta di casa, la cinese Lijiao Gong (20.30), bronzo per la statunitense Michelle Carter (19.76).

Eliminato Giordano Benedetti, ventisettesimo assoluto nelle batterie degli 800 metri: l’1.48.15 non gli è utile per passare il turno (miglior tempo del primatista mondiale stagionale Amel Tuka con 1:46.12). Subito a casa anche i due mezzofondisti: Jamel Chatbi non supera il turno dei 3000 siepi, chiudendo nono in 8:47.30 (bene le stelle Kemboi, Taleb e Kipruto); il 4:06.06 non basta a Margherita Magnani per sperare nella qualificazione ai 1500 metri, chiudendo al nono posto nella batteria vinta dalla neoprimatista mondiale Genzebe Dibaba. Fuori anche Simona La Mantia dal salto triplo: il suo modesto 13.77 metri non le vale, per soli 7 centimetri, l’ingresso tra le migliori 12.

Nella sessione pomeridiana, debuttano le batterie dei 100 metri che vedono impegnato l’azzurro Jacques Riparelli. Purtroppo il sesto posto (10.41) nella serie vinta dal giamaicano Asafa Powell (9.95) non permette al velocista italiano di passare il turno. Bene il neoventinovenne Usain Bolt, che vince la sua serie in 9.96, ma la miglior prestazione spetta allo statunitense Justin Gatlin, che corre subito in 9.83, meglio del 9.91 del connazionale Trayvon Bromell. Miglior europeo è il francese Jimmy Vicaut, 9.92.

Nelle gare senza italiani, facile il 5.70 saltato in qualificazione del salto con l’asta uomini per il primatista mondiale Renaud Lavillenie. Ma sono ben 16 a riuscirci e ad entrare in finale. Nei 400 hs uomini, invece, fuori a sorpresa il primatista stagionale, lo statunitense Bershawn Jackson, così come il campione del mondo Jehue Gordon. Miglior tempo per il keniano Nicholas Bett (48.37).

In chiusura di giornata, il campione olimpico, il britannico Mohamed Farah, è anche sul tetto del mondo: conquista la medaglia d’oro dei 10000 uomini, la gara più lunga in pista, in 27.01.13. Nulla da fare per il Kenya, che deve accontentarsi della seconda, terza e quarta piazza: l’argento ed il bronzo vanno a Geoffrey Kipsang KamwororPaul Kipngetich Tanui, che riescono parzialmente a riscattare la debacle mattutina della maratona.

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