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Nazionale, per Conte tegola-Giovinco: al suo posto Insigne

Nazionale, per Conte tegola-Giovinco: al suo posto Insigne

Sebastian Giovinco ha lasciato nel primo pomeriggio il ritiro di Coverciano. Troppo grave l’infortunio subito dal calciatore del Toronto sabato scorso. Al suo posto Conte ha convocato Insigne.

Finisce quindi anzitempo la “vacanza italiana” della Formica Atomica, tornato a riassaporare il suolo patrio dopo aver lasciato la Juventus lo scorso gennaio ed essere approdato a Toronto per disputare la MLS.

Nel Nuovo Mondo Sebastian Giovinco è diventato ben presto un autentico mattatore: nel primo anno con la maglia dei rossogrigi canadesi, l’ex attaccante di Parma e Juventus ha segnato qualcosa come 17 reti in 24 partite, apparendo spesso decisivo con le sue grandi giocate (da incorniciare la tripletta al New York City).

Un gran peccato, dunque, che Antonio Conte finisca privato di un giocatore che proprio grazie all’esperienza americana sembrava ritornato in auge a livelli molto importanti.

Le sue prestazioni straordinarie in MLS avevano convinto il ct leccese a richiamarlo in azzurro (ultima chiamata nel novembre dello scorso anno), casacca che la Formica Atomica ha già vestito 21 volte con una rete, al Giappone nella Confederations Cup 2013.

Ora invece Giovinco è costretto a tornare a casa, come recita direttamente il sito della FIGC: «Sebastian Giovinco ha lasciato nel primo pomeriggio il ritiro di Coverciano. Il calciatore del Toronto aveva accusato un infortunio nel corso della gara di sabato contro il Montreal, valida per la MLS, che ne ha impedito la partecipazione alle prossime gare con Malta e Bulgaria».

Al suo posto Conte ha chiamato Lorenzo Insigne del Napoli, che ha caratteristiche simili all’ex juventino. Durante la conferenza stampa dal ritiro di Coverciano, lo stesso commissario tecnico ha parlato dello “scugnizzo” partenopeo.

«Insigne? Fa il trequartista però poi si sfila per fare l’esterno. Con me non c’è un sistema di gioco col trequartista, ma penso che possa fare bene anche da esterno. Come dicevo, siamo dei sarti e facciamo l’abito su misura rispetto a quello che abbiamo a disposizione».

Lo stesso ct ha, fra gli altri argomenti, commentato anche le parole del suo predecessore Cesare Prandelli, che sull’Italia aveva detto «faccio fatica a vedere un futuro per la Nazionale».

Conte ha ammesso le difficoltà incontrate dall’ex ct: «Penso che abbia fatto quattro anni importanti, un grandissimo lavoro. Si è scontrato con problemi che esistono. Penso che lui conosca meglio di me la situazione. Ora dobbiamo pensare a lavorare e a quello che abbiamo, cercando di ottenere il massimo con quello che abbiamo, con le nostre risorse».

E la Nazionale vuole ottenere questo massimo già giovedì nella sfida di giovedì a Firenze contro Malta.

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