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Serie B, sorpresa per chi vincerà: riecco la Champions B, tra storia e futuro

Serie B, sorpresa per chi vincerà: riecco la Champions B, tra storia e futuro

Quest’anno vincere la Serie B varrà doppio: la squadra prima in classifica non solo otterrà la promozione, ma parteciperà un torneo con le vincenti delle serie cadette di Inghilterra e Germania.

Ancora non è chiaro quale sarà il nome di questa “Champions B” – definizione di comodo – ma è certo che chi vincerà il prossimo campionato cadetto siederà al banco di un minitorneo insieme alle due equivalenti provenienti dal The Championship inglese e dalla Zweite Liga tedesca.

Insomma, un minitorneo a tre squadre, come già annunciato qualche settimana fa dal presidente della Lega di Serie B Andrea Abodi. Un buon modo per aggiungere ancora più pepe alla partente Serie B e per far conoscere fuori dai confini nazionali l’intensità e l’entusiasmo del nostro secondo massimo campionato.

I vincitori della prossima Serie B si troveranno di fronte gli omologhi della Championship, uno dei campionati più fisici e agonistici di tutt’Europa, e della Zweite Liga, dove si segna molto e ci sono squadre gloriose del calcio continentale.

Mancano per ora le rappresentanti delle “serie B” di Francia e Spagna, ma non è detta che la formula nei prossimi anni cambierà. Di certo però questa specie di Champions B ricorda agli amanti di storia del calcio due coppe andate quasi perdute nella memoria: la Coppa Anglo-Italiana e la Mitropa Cup.

Il primo torneo si è svolto dal 1970 al 1996 con una complessa trafila di nomi e regolamenti, che previse all’inizio la partecipazione di 6 squadre italiane tutte di Serie A e 6 inglesi provenienti da First e Second Division (equivalenti delle nostre Serie C e D) più lo Swindon Town.

Nel corso degli anni la formula cambiò, e a vincerla furono tra le altre la Roma, l’Udinese, il Monza, il Lecco, la Cremonese e il Brescia. Ultima italiana a portarsi a casa il piccolo trofeo fu il Genoa, mentre il record di vittorie è del Modena (2).

Senz’altro più interessante la storia della Mitropa Cup. Mitropa è la contrazione di Mitteleuropa, e infatti il torneo era di fatto la Coppa dell’Europa Centrale e si disputò dal 1979-80 al 1992, anche se le sue vere origini risalgono addirittura al 1927 – e ne fanno la più antica Coppa europea di calcio.

I veri fasti della sua storia la Mitropa Cup li visse tra gli anni Trenta e Cinquanta, vedendo la partecipazione del meglio del calcio di Ungheria, Austria, Cecoslovacchia, Jugoslavia e Italia. Nel ’32 e nel ’34 il trofeo fu vinto dal Bologna, che si ripeté nel ’61; nel 1966 fu la volta della Fiorentina.

Nell’edizione più moderna (quella appunto dal 1979 e durata per 13 edizioni) la Mitropa Cup vide la  partecipazione delle squadre vincitrici dei tornei cadetti di Italia, Svizzera, Austria, Cecoslovacchia, Jugoslavia e Romania.

Da allora questo trofeo è arrivato in Italia grazie a Udinese (1980), Milan (1982), Pisa (1986 e 1988), Ascoli (1987, vedi foto), Bari (1990) e Torino (1991).

C’è ancora tanta strada da fare dal punto di vista organizzativo, sia sul marketing che sulla costruzione dell’appeal. Si sa per certo che il torneo si farà.

E di certo a disegnare la rosa delle tre possibili finaliste ci si può a dir poco sbizzarrire, viste le tante squadre blasonate in ognuna delle tre competizioni: solo per citarne alcune Cagliari, Ascoli e Bari in Serie B; Birmingham City, Blackburn, Fulham, Sheffield Weds, Leeds e Middlesbrough nel The Championship, Friburgo, Kaiserslautern, Monaco 1860 e St. Pauli in Zweite Liga.

Anche se visto come sono finiti i tre campionati lo scorso anno un pronostico è francamente impossibile: avendo vinto Carpi, Bournemouth e Ingolstadt 04 (tutte matricole) le jeu ‘non’ sont fait. Meglio così: anche per questo, la nostra Serie B sarà ancora più gustosa quest’anno.

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