CoppadelleNazioniU23

Richmond 2015, azzurri under 23 a caccia del podio. La startlist

Tante aspettative sono riposte nella nazionale italiana di ciclismo su strada Under 23 in occasione dei Campionati Mondiali di Richmond 2015. Sono ben otto anni che non si sale sul podio (Simone Ponzi secondo nel 2008), per cui è d’obbligo invertire la tendenza.

Ed i mezzi ci sono, dal momento che i ragazzi diretti dal commissario tecnico Marino Amadori si sono appena aggiudicati la Coppa delle Nazioni di categoria al termine di una stagione caratterizzata da grande regolarità ed importanti acuti. Risultato che permetterà agli azzurri di partire per gli Stati Uniti con un uomo in più: fattore importantissimo, visto che le squadre under 23 sono composte soltanto da cinque elementi.

Dopo il ritiro al Sestriere fino al 7 settembre, gli azzurrini hanno preso parte, assieme ad alcuni membri della nazionale élite, alle prime due prove del Trittico Lombardo (Coppa Agostoni e Coppa Bernocchi), al Pantani e GP Prato, prima di partire alla volta della Virginia. Dopo la cronometro di 30 km di lunedì 21 settembre, con al via Filippo Ganna e Davide Martinelli, venerdì 25 settembre, dalle ore 18.45 italiane (diretta su Rai Sport 1), sarà la volta della gara in linea (178.2 km).

Fari puntati su Simone Consonni (Team Colpack) e Gianni Moscon (Zalf Euromobil). “Sono corridori moderni, versatili”, afferma Amadori, ricordando come il primo sia un corridore “esplosivo, scaltro grazie alla pista e regge bene anche in salita”, mentre il secondo troverà a Richmond il pavé, che gli evocherà i bei ricordi del secondo posto al Fiandre dello scorso aprile. Oltre a loro, gli altri atleti che indosseranno la maglia azzurra saranno Davide Ballerini (Unieuro Wilier Trevigiani), Leonardo Basso (Selle Italia-Cieffe), Davide Martinelli (Team Colpack), Oliviero Troia (Team Colpack).
“Sono sereno perché consapevole che questa è una squadra altamente competitiva“, è l’osservazione di Moscon, fresco di contatto tra i professionisti col Team Sky, mentre Consonni fa notare come “gli ultimi cinque chilometri saranno i più impegnativi” e renderanno difficile impostare il finale. In questa stagione “abbiamo raccolto buoni frutti che ci hanno dato una forte motivazione per il mondiale, ma per questo saremo anche soggetti alle attenzioni particolari della altre squadre”, conclude Amadori, che preferisce dunque mantenere il profilo basso.
Non mancano, appunto, le altre squadre, e in particolare gli stessi corridori incontrati proprio sulle strade dell’Avenir. Occhio alla nazionale danese perché gli scandinavi, che hanno in Soren Andersen il loro leader, sono stati capaci di vincere quattro frazioni su otto in quella circostanza.
Assenza dell’ultimo minuto per il forte colombiano Fernando Gaviria, dal prossimo anno compagno di Martinelli alla Etixx: il recente infortunio subito al Tour of Britain, dove ha messo la sua ruota davanti a quella di Andre Greipel, non è ancora stato recuperato. Sulle strade inglesi si è ben comportato pure il britannico Owain Doull, altro uomo da tenere in considerazione assieme a tutta la sua squadra. E poi Laurens De Plus (Belgio), Dylan Groenewegen (Olanda), Daniel Hoelgaard (Norvegia).
Qui la startlist definitiva.
Qui l’analisi del percorso.

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