Quarantaquattro anni e non sentirli: Davide Rebellin trionfa alla Coppa Agostoni 2015, prova di apertura del Trittico Lombardo, davanti al compagno di fuga Vincenzo Nibali (Astana) e a Niccolò Bonifazio (Lampre-Merida), che vince la volata dei battuti. Per il corridore della CCC Sprandi, ancora evidenti i segni dell’eterna giovinezza.
La cronaca. C’è la pioggia ad accogliere i corridori alla partenza dalla Villa Reale di Monza. Avvio alle 11 e, dopo mezz’ora, ecco i primi attaccanti: Gianfranco Zilioli (Androni), Lukas Postlberger (Bora Argon), Miguel Angel Benito Diaz (Caja Rural), Mattia Pozzo (Nippo Fantini), Davide Ballerini (Unieuro Wilier Trevigiani), Giacomo Tomio (Roth Skoda), a cui si aggiungono Stefan Schumacher (CCC Sprandi) e Rafael Andriato (Southeast). Gli otto vengono lasciati liberi dal gruppo ed acquisiscono, dopo 50 km, un vantaggio superiore ai 3 minuti.
Davanti, una scivolata per l’asfalto bagnato manda a terra quattro atleti, che si rialzano senza conseguenze. Tra loro, però, perde contatto Postlberger, che viene in seguito riassorbito. Dopo 100 km lasciati alle spalle, rimane costante il gap dei fuggitivi sul gruppo guidato dalla Astana, che sulla salita di Lissolo aumenta l’andatura, riportandosi a poco più di un minuto. Nel frattempo, i battistrada rimangono in cinque perché privi di Andriato e Tomio.
A portarsi in testa nel gruppetto dei fuggitivi è Gianfranco Zilioli, che riesce ad allungare su un terzetto inseguitore composto da Schumacher, Benito e Ballerini. L’atleta della Androni comincia l’ultimo giro del circuito di Lissolo in testa con 50″ di vantaggio, ma anche il suo tentativo fallisce e, come tutti gli altri attaccanti, viene ripreso dal gruppo.
A questo punto a scattare è Vincenzo Nibali (Astana), che si porta dietro il suo compagno di squadra Michele Scarponi e Davide Rebellin (CCC Sprandi). Poco dopo arriva anche Enrico Gasparotto (Wanty-Groupe Gobert), che poi non riesce a tenere le ruote dei primi. A 50 km alla conclusione, quindi, tre uomini al comando e, a 45″, il gruppo guidato dalla nazionale italiana e dalla Bardiani-Csf.
Il terzetto va avanti d’accordo e, ai meno quindici all’arrivo, conserva pressoché immutato il vantaggio. Nelle fasi finali sono Lampre-Merida e Italia a prendere il comando del gruppo e così per i battistrada si assottiglia sempre più il margine: 15″ ai meno otto, 10″ ai meno cinque. Scarponi si rialza ai duemila metri e così rimangono davanti Nibali e Rebellin.
Ai mille metri dalla fine ci prova lo Squalo, ma il veneto rientra su di lui, lo supera e riesce a resistere anche alla rimonta prossima del gruppo: Davide Rebellin fa sua la Coppa Agostoni a 44 anni, conquistando la vittoria numero 60 in carriera e diventando il più anziano italiano di sempre a conquistare una gara professionistica!
“Ho creduto fin dall’inizio in questa azione – sono le parole del vincitore – All’ultimo chilometro ho temuto che il gruppo riuscisse a riprenderci, ma fortunatamente siamo riusciti a resistere io e Vincenzo”. Dedicata all’amico Paolo Guerciotti che compie 60 anni, l’Agostoni mancava ancora nella bacheca del veneto: “Evidentemente non è mai troppo tardi per vincere“, sorride godendosi il momento.
Secondo posto per Vincenzo Nibali, che appare già in buona condizione al rientro alle corse dopo 20 giorni. “Sto bene e mi è mancato solo il guizzo finale”, afferma lo Squalo, che è sicuro di essersi preparato bene per il finale di stagione ed è dunque pronto per mettersi a disposizione di Davide Cassani per i Mondiali di Richmond.
Il gruppo è regolato in volata da Niccolò Bonifazio (Lampre-Merida), campione uscente, mentre il primo atleta della nazionale italiana è Giacomo Nizzolo, quarto davanti all’altro azzurro, in maglia Bardiani-Csf, Sonny Colbrelli.
Ordine d’arrivo:
1. Davide Rebellin (CCC Sprandi Polkowice)
2. Vincenzo Nibali (Astana)
3. Niccolo Bonifazio (Lampre – Merida)
4. Giacomo Nizzolo (Italia)
5. Sonny Colbrelli (Bardiani – CSF)
6. Andrea Pasqualon (Roth-Skoda)
7. Simone Ponzi (Southeast)
8. Maciej Paterski (CCC Sprandi Polkowice)
9. Enrico Gasparotto (Wanty – Groupe Gobert)
10. Antonino Parrinello (D’Amico – Bottecchia)