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F1, GP Messico: vince Rosberg su Hamilton. Disastro Ferrari!

F1, GP Messico: vince Rosberg su Hamilton. Disastro Ferrari!

Nel terzultimo appuntamento del Mondiale di F1, a Città del Messico, Rosberg vince su Hamilton. Disastro delle Rosse: si ritirano sia Vettel che Raikkonen!

Era dal GP d’Australia del 2006 che la scuderia di Maranello non vedeva entrambe le sue monoposto ritirarsi nella stessa gara. Due k.o. in un giorno solo sono un colpo a dir poco inatteso e sorprendente per la Ferrari, che certo è stata costretta a inseguire per tutta la stagione le fuggenti Frecce d’argento, ma non aveva mai palesato crisi strutturali significative.

E invece sul rinnovato circuito della capitale messicana il Cavallino Rampante finisce fuori dalla lista degli arrivati. Una giornata decisamente disgraziata per Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, cominciata male dopo il contatto fra l’ex Red Bull e Ricciardo alla prima staccata (gomma afflosciata e pit-stop immediato), proseguita peggio col testacoda al 18° e finita anzitempo prima della bandiera a scacchi (al 52° il ritiro di Vettel, finito addosso alle barriere con tante scuse via radio, pare non tanto digerite da Arrivabene).

Così Nico Rosberg, dopo una stagione frustrante vissuta all’ombra dell’ormai tre volte campione del mondo, riassapora perlomeno il gusto della vittoria, scavalcando proprio il ferrarista Seb al secondo posto nella classifica Mondiale. Nulla di preoccupante, dal canto suo, per Hamilton, che ha visto il suo compagno di squadra tedesco partire dalla pole e vincere in scioltezza.

Sul terzo gradino del podio si piazza la Williams di Valtteri Bottas, che dopo Sochi ha avuto un altro incontro-scontro ravvicinato “alla finlandese” con Kimi Raikkonen: stavolta a farne le spese però è stato il connazionale della Ferrari (al 23° giro, sospensione della Rossa spezzata dopo un duro contatto e ritiro inevitabile). A punti anche Kvyat, Ricciardo e Massa.

Tra due settimane l’appuntamento del Mondiale di F1 sarà a San Paolo del Brasile: c’è ancora un secondo posto della classifica piloti e la classifica costruttori da assegnare. Ma se la Ferrari sarà ancora quella di oggi, le speranze non andranno a buon frutto.

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