Un finale di stagione esaltante per la Southeast Cycling Team. La formazione Professional italiana saluta questo lungo 2015 con una serie impressionante di vittorie inanellate in Oriente. Dopo un successo rimediato al Tour of Hainan, arrivano dal Tour of Taihu Lake le note migliori: il team di Angelo Citracca conquista sette tappe su nove e porta a casa la classifica generale.
Mattatore della rassegna è Jakub Mareczko, indiscusso protagonista di questa trasferta, che lo lancia prepotentemente tra gli astri nascenti delle volate. Premettiamo: il cast di avversari non è stato certamente dei più agguerriti e nessuna squadra WorldTour ha presenziato all’evento; tuttavia vincere non è mai facile neppure laddove tutto appare scontato e farlo così di continuo, per giunta, lasciando agli altri due sole frazioni, è certamente un segnale rilevante.
Spetta a lui, dunque, ventunenne neoprofessionista di origini polacche, il compito di aprire e chiudere il filotto di vittorie della compagine italiana in quest’annata: ai due successi ottenuti in apertura di stagione alla Vuelta al Tachira, cui sono seguiti altrettanti nel mese di giugno alla Vuelta a Venezuela, ecco le otto (più la classifica generale) prodezze cinesi tra Hainan e Taihu. Tredici affermazioni al primo anno da pro’: un bel viatico per il futuro, non c’ è che dire.
“Non avrei mai pensato di vincere così tanto“, sono le sue prime parole dopo la cerimonia che l’ha incoronato re della corsa asiatica. “L’obiettivo iniziale erano le tappe – prosegue – poi abbiamo capito che si poteva puntare anche alla classifica generale”.
Correre “così tanto“, di fatto quasi venti giorni senza interruzione in Oriente, è certamente sfiancante, ammette, ma è considerato un “passaggio chiave” dallo stesso corridore azzurro in vista di un suo possibile debutto al Giro d’Italia nel 2016. Ora, però, tempo di vacanze, prima di ricominciare a pedalare per nuovi successi, magari in palcoscenici più prestigiosi.