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Catena Incatricchiata 2015, è l’anno di Oscar Gatto

Catena Incatricchiata 2015, è l’anno di Oscar Gatto

Va a Oscar Gatto la Catena Incatricchiata 2015, premio goliardico bandito da Riccardo Magrini, ex direttore sportivo e ora noto commentatore tecnico di Eurosport. La premiazione è avvenuta presso l’Hotel Regina di Alassio in occasione dell’annuale cena organizzata dal Circolo Sportivo Ortisero.

Il riconoscimento è nato nel 2010 da un’idea di Massimo Botti e lo stesso Riccardo Magrini, in seguito all’espressione pronunciata da quest’ultimo in occasione dell’ormai celebre salto di catena di Andy Schleck sul Port de Bales al Tour de France, proprio nel momento in cui Alberto Contador decise di partire.

Un episodio a dir poco sfortunato – sebbene il lussemburghese vinse a tavolino quella Grande Boucle – che diede l’idea ai due stimati esperti italiani di istituire un premio per chi si rendesse suo malgrado protagonista di una circostanza altrettanto sfortunata.

E così, dopo Alessandro Petacchi, impostosi nel 2014, quest’anno è toccato ad Oscar Gatto, fresco di passaggio alla Tinkoff-Saxo. Motivazione del premio: “camera d’aria incatricchiata“, come recita il comunicato stampa.

Durante la 10^ tappa del Giro d’Italia 2015, la Civitanova Marche – Forlì – in fuga con altri quattro corridori e sicuramente il più veloce del drappello, il trentenne di Montebelluna vide sfumare ogni possibilità di successo a dodici chilometri dal traguardo a causa di una foratura. La frazione andò poi a Nicola Boem.

Al secondo posto, secondo i voti della giuria, l’argentino Eduardo Sepulveda, in forza alla Bretagne-Seché, protagonista di un episodio analogo nel corso del Tour de France.

Come ci tengono a precisare gli istitutori del premio, esso mira ad essere un riconoscimento morale a chi abbia subito tanta sfortuna in circostanze importanti e vuole essere di buon auspicio per il futuro perché, come scrisse lo scrittore scapigliato Carlo Dossi, “L’ultimo gradino della cattiva fortuna è il primo alla buona” (Note azzurre, 1870).

È ciò che auguriamo al corridore quest’anno in forza all’Androni-Sidermec: nel 2016 correrà al fianco del campione del mondo Peter Sagan, per il quale sarà costretto a lavorare, ma auspichiamo possa farsi trovare pronto quando avrà la possibilità di giocarsi le sue chances.

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