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Ivan Basso protagonista di “Uno contro tutti”

Ivan Basso protagonista di “Uno contro tutti”

Si è tenuto nella giornata di martedì 17 novembre a Pieve di Soligo, in provincia di Treviso, l’annuale incontro Uno contro tutti, organizzato da TuttoBici in collaborazione con la Gazzetta dello Sport e il Gruppo Euromobil. Protagonista della serata è stato Ivan Basso, che si è concesso alle domande degli ospiti accorsi e ha rivelato i suoi stati d’animo all’indomani del ritiro dall’attività agonistica.

Come noto, il campione varesino non ha affatto interrotto il suo rapporto con la bici, ma ha intrapreso il suo nuovo mestiere da collaboratore con la squadra per cui ha corso nelle ultime due stagioni, la Tinkoff-Saxo. E l’entusiasmo, la meticolosità, la professionalità sono gli stessi che hanno contraddistinto sin dagli esordi la sua carriera.

“Ci sono tantissime cose che voglio imparare per affrontare al meglio questa nuova avventura“, esclama il trentasettenne di Gallarate, che rivela di essersi “messo a studiare” per apprendere tutto i segreti che fanno parte del suo nuovo lavoro. “Non voglio improvvisare nulla”, afferma a tal proposito, ricordando poi il percorso che dovrà seguire per diventare un dirigente professionista.

E il rapporto con gli ormai ex compagni è a dir poco ottimo: con Alberto Contador c’è un “rapporto diretto che va oltre i ruoli”, spiega, così come con il campione del mondo Peter Sagan, con cui “basta uno sguardo” per intendersi a vicenda.

Rimpianti per aver appeso la bicicletta al chiodo? Affatto, assicura il vincitore di due Giri d’Italia, che afferma di aver “voltato pagina”, chiudendo una carriera “che mi ha portato a realizzare il sogno di ogni bambino che comincia a pedalare“, ovvero vincere la Corsa Rosa e farlo per ben due volte (2006 e 2010).

Ma come vede Ivan Basso il ciclismo odierno, quello italiano in particolar modo? C’è ottimismo, a tal proposito, perché il movimento azzurro può contare su corridori di primissima fascia – da Vincenzo Nibali a Fabio Aru – nonché giovani talenti in rampa di lancio o comunque vicini alla definitiva consacrazione, da Davide Formolo ad Elia Viviani, fino al presente alla serata Gianni Moscon, miglior under 23 nella stagione appesa conclusa e in procinto di diventare pro’ col Team Sky.

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