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Vincenzo Nibali vince il Giglio d’Oro 2015

Vincenzo Nibali vince il Giglio d’Oro 2015

Vincenzo Nibali cala il pokerissimo. Non stiamo parlando di corse, stavolta, ma di riconoscimenti che fanno certamente piacere perché validi attestati di stima verso il proprio lavoro. A fare ingresso nella già ricca bacheca dello Squalo è il Giglio d’Oro, prestigioso riconoscimento che dal 1974 è destinato dal Gruppo Toscano Giornalisti Sportivi, in collaborazione con la Regione Toscana, la Città metropolitana di Firenze e il Comune di Calenzano, al miglior corridore professionista dell’anno.

È indubbiamente lui, il trentenne messinese, il numero uno del movimento ciclistico azzurro dell’ultimo lustro, e va a prendersi la quinta statuetta dopo quelle già vinte nel 2010, nel 2012, nel 2013 e nel 2014, anno della conquista del Tour de France. Con cinque riconoscimenti, Nibali diventa il secondo più vincente della storia del premio dopo il pressoché imprendibile Francesco Moser, che ha portato a casa nove trofei (di cui sei consecutivi). Dietro di lui, a quota quattro, il Grillo Paolo Bettini.

La premiazione ufficiale avverrà il prossimo giovedì 26 novembre presso il Meridiana Country Hotel e il Ristorante  Carmagnini del ‘500 a Pontenuovo di Calenzano, in  provincia di Firenze. Ciò che ha convinto la giuria ad insignire ancora una volta il corridore siciliano è stato, oltre al campionato italiano conquistato sfiancando gli avversari sul Colle di Superga lo scorso giugno, il grandissimo finale di stagione culminato con la splendida affermazione al Lombardia, Classica-Monumento che in Italia mancava dal 2008.

Nel corso della serata saranno assegnati altri premi: ad Alberto Contador, vincitore del Giro d’Italia 2015; al velocista rivelazione della stagione Niccolò Bonifazio (Memorial Gastone Nencini); allo “storico scudiero” di Alfredo Martini Franco Vita (Premio Gino Bartali); ad Alejandro Valverde (Premio International), allo juniores Daniel Savini (Premio Giovani); al direttore sportivo dell’Astana Giuseppe Martinelli per i suoi trent’anni di glorioso lavoro (premio alla carriera); ad Alessandro Fabretti, per la su attività di responsabile del ciclismo per Rai Sport.

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