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Dimension Data, è WorldTour: l’Africa nell’élite del ciclismo

Dimension Data, è WorldTour: l’Africa nell’élite del ciclismo

La Dimension Data può finalmente festeggiare: la Commissione Licenze dell’Uci ha dato il via libera all’ingresso della squadra nel WorldTour 2016. L’ok era già nell’aria, dal momento in cui si era indicato il team, noto finora con la denominazione MTN Qhubeka, come maggior indiziato a ricoprire il posto vacante nella massima serie del ciclismo.

Una giornata storica“, si legge sul sito ufficiale della formazione, la prima africana a far parte della Serie A delle due ruote, ad entrare nell’élite mondiale di uno sport che, fino a qualche tempo fa, era affare prettamente europeo.

È incredibile“, è il primo commento del team manager Douglas Ryder, che ricorda quanto abbiano lavorato tutti duramente al raggiungimento di tale traguardo, dagli sponsor a ciascun membro del roster. Si dice “estremamente orgoglioso” di essere parte del progetto anche il Ceo del main sponsor, Brett Dawson, che assicura di voler continuare a “giocare un ruolo nello sviluppo del ciclismo professionistico africano”.

I gialloneri – che saranno affiancati da una nuova compagine Continental con base operativa a Lucca – effettueranno il primo training camp a Città del Capo, in Sudafrica, per festeggiare davanti alla loro gente la grande notizia, potranno contare su un organico di ottimo livello per poter competere da subito per grandi obiettivi.

Ventisei sono gli atleti che comporranno il team nella prossima stagione, di cui sette new entry: Omar Fraile (Caja Rural-RGA), Nathan Haas (Cannondale-Garmin), Cameron Meyer (Orica-GreenEDGE), Kanstantsin Siutsou (Team Sky), Mark Renshaw (Etixx-QuickStep), Bernard Eisel (Team Sky) e soprattutto Mark Cavendish (Etixx-QuickStep), colui sul quale si farà grande affidamento per raccogliere importanti successi.

Ma la squadra potrà contare anche su altri importanti corridori, come l’uomo da Classiche Edvald Boasson Hagen, il grande protagonista all’ultimo Tour de France Stephen Cummings, l’italiano Kristian Sbaragli, capace di centrare una splendida vittoria alla Vuelta, nonché la considerevole componente africana che ben evidenzia i propositi etici del team.

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