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Presentazione squadre 2016: Cannondale Pro Cycling Team

Amici di Mondiali.net, il nostro viaggio alla scoperta delle squadre WorldTour e Professional della stagione 2016 prosegue quest’oggi con la Cannondale Pro Cycling Team.

Non è stata una buona stagione, quella appena passata, per la formazione WorldTour statunitense: sole 11 vittorie all’attivo e tanta fatica a lasciare il segno negli appuntamenti che contano. Per questo, la dirigenza guidata da Jonathan Vaughters ha deciso di apportare profondi cambiamenti all’organico, a partire dall’ingaggio di ben 11 nuovi atleti, da aggiungersi ai 19 confermati: un totale di 30 unità in rappresentanza di ben sedici diverse nazionalità.

Quali sono le punte per i GT? Tra i confermati, Andrew Talansky. Il ventisettenne statunitense spera di poter invertire la rotta dopo l’ennesima annata apertasi con tante ambizioni ma conclusa con un nulla di fatto. Ormai avviatosi nel pieno della maturità, è chiamato a far bene per non vedersi scalzare nelle gerarchie dagli altri scalatori della squadra. Due di questi sono new entry. Il primo è Rigoberto Uran, colombiano che lascia la Etixx-QuickStep dopo una stagione in cui ha deluso nelle grandi corse a tappe, trovando il solo guizzo vincente nel GP Quebec nel mese di settembre; il secondo è Pierre Rolland, il quale, dopo tanti anni trascorsi in Europcar, ha deciso di cambiare aria per dare una svolta alle sue ambizioni di podio al Tour de France, dopo diversi piazzamenti in top 10.

Aggiungiamo Joseph Dombrowski, venticinquenne chiamato a dimostrare di meritare l’appellativo di promessa del ciclismo a stelle e strisce: finora ha fatto bene nelle gare di casa, come accaduto quest’anno al Tour of Utah, ma dovrà fare altrettanto anche nelle corse di primo piano. E poi il ventitreenne Lawson Craddock, altro nuovo acquisto (provenienza Giant-Alpecin), il cui compito sarà verosimilmente di mettersi al servizio di chi abbiamo già citato.

È affidato a due corridori olandesi il compito di ben figurare nelle brevi corse a tappe: stiamo parlando di Tom-Jelte Slagter e Dylan Van Baarle, che in carriera vantano affermazioni al Tour Down Under e al Tour of Britain. Il secondo, in particolar modo, soltanto ventitreenne, sembra poter garantire al team e a se stesso un buon avvenire in questo genere di prove. Vi sono poi Simon Clarke, ex vincitore della classifica scalatori alla Vuelta, e Phillip Gaimon, chiamati a far fatica, in appoggio ai capitani, quando la strada sale.

Si rinforza la squadra anche negli arrivi veloci, affidandosi a Matti Breschel, corridore in grado di dire la sua tanto agli sprint quanto nelle Classiche: il suo 2015 in Tinkoff è stato tutt’altro che esaltante (due sole vittorie al Giro di Danimarca), ma i buoni piazzamenti ottenuti in passato al Fiandre, nonché qualche successo racimolato in corse WorldTour, lo rendono a tutti gli effetti un’arma della squadra. Accanto al danese, altri due uomini per le corse in linea: il sempre propositivo lituano Ramunas Navardauskas e l’esperto Sebastian Langeveld, che nelle strade del Nord è corridore sempre temibile.

Capitolo italiani: sono cinque, tutti reduci dall’esperienza Liquigas assieme al forte passista sloveno Kristijan Koren, e tutti estremamente competitivi. Ha finalmente rotto il digiuno in questo 2015 Moreno Moser, protagonista di una vittoria al Giro d’Austria e di una splendida crono ai Mondiali di Richmond. Ritrovata la serenità, ora gli si chiede continuità, perché della sua classe il movimento italiano ne ha estremamente bisogno. Discorso simile per Davide Formolo, che nonostante non abbia dato seguito alla stupenda vittoria ligure al Giro, è uno dei talenti azzurri più preziosi. L’anagrafe è dalla sua parte e occorrerà non mettergli pressione per farlo maturare lentamente e poi farlo esplodere nei grandi scenari.

Ha fatto bene finora, nonostante sia mancata la vittoria, Alberto Bettiol, più volte messosi in luce nelle volate del Tour of Britain: sebbene non sia lui lo sprinter di riferimento all’interno del team, sarà importante farsi trovare pronto per colpire. Bene anche il 2015 di Davide Villella, in evidenza in qualche fuga all’ultima Vuelta e ora alla ricerca di un acuto. Tanto egregio lavoro già svolto e altro ancora da svolgere per Alan Marangoni, che pure non nega di sognare di vincere una corsa già sfiorata quest’anno in occasione del Giro (quarto posto a Forlì).

Status: Uci WorldTour – Stati Uniti
Sigla: CAN
Sito web: http://www.slipstreamsports.com/
Social Nework: twitter.com/Ride_Argyle – facebook.com/RideArgyle
Team manager: Jonathan Vaughters
Corridori:

BAUER, Jack
BETTIOL, Alberto
BEVIN, Patrick *
BRESCHEL, Matti *
BROWN, Nathan
CARDOSO, André
CLARKE, Simon *
CRADDOCK, Lawson *
DOMBROWSKI, Joe
FORMOLO, Davide
GAIMON, Phillip *
HOWES, Alex
KING, Benjamin
KOREN, Kristijan
LANGEVELD, Sebastian
MARANGONI, Alan
MOSER, Moreno
MULLEN, Ryan *
NAVARDAUSKAS, Ramunas
ROLLAND, Pierre *
SKJERPING, Kristoffer
SKUJINš, Toms *
SLAGTER, Tom-Jelte
TALANSKY, Andrew
URAN, Rigoberto *
VAN BAARLE, Dylan
VILLELLA, Davide
WIPPERT, Wouter *
WOODS, Michael *
ZEPUNTKE, Ruben

* Nuovi acquisti

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