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Bouhanni, voglia di Sanremo. Bardet, tutto sul Tour

Bouhanni, voglia di Sanremo. Bardet, tutto sul Tour

Il ciclismo francese è più vivo che mai e i tanti ragazzini terribili che stanno sbocciando ormai da qualche anno a questa parte sperano di potersi inserire tra i grandi sin dall’inizio della prossima stagione. È così anche per Nacer Bouhanni e Romain Bardet, corridori molto diversi ma accomunati dalla stessa voglia di primeggiare.

Ha scelto di retrocedere in una formazione Professional – la Cofidis –  anziché WorldTour, Bouhanni, ma non per ridimensionare le sue ambizioni, bensì per poter contare sull’appoggio di un intero gruppo disposto a lavorare per lui. Archiviato il 2015 con 10 vittorie – la prima alla Sarthe ad aprile, l’ultima alla Putte-Kapellen ad ottobre – che gli hanno permesso di portare a casa il circuito Europe Tour, nonché la Coppa di Francia, il corridore di origini maghrebine guarda con grandi aspettative all’annata ormai alle porte.

E il suo primo grande obiettivo si chiama Milano-Sanremo. Lo scorso anno fu lì a giocarsela con i migliori, la Classica di Primavera, ma alla fine terminò sesto sul traguardo. Stavolta le intenzioni sono chiare: “La corsa mi piace ed è nelle mie corde“, afferma, facendo chiaramente intendere come un bel risultato sia di buon auspicio per il prosieguo della stagione, che si concentrerà sul Tour de France, per riscattare la deludente Grande Boucle di quest’anno (ritiro alla quinta tappa) e sul Campionato del Mondo di Doha, adatto ai velocisti.

Sente aria di responsabilità anche Romain Bardet. È lo stesso team manager della Ag2R La Mondiale Vincent Lavenu ad investire il suo pupillo dei panni di capitano al prossimo Tour de France. Nonostante sia già quasi certo l’esordio nella corsa francese di Domenico Pozzovivo, il dirigente francese precisa: “Bardet nel 2016 sarà l’unico leader e gli altri scalatori saranno a sua disposizione”.

Nono quest’anno, dopo essere arrivato sesto nel 2014, il corridore francese è in cerca della definitiva consacrazione, da ottenere non soltanto con le pur belle vittorie parziali – come successo quest’estate a Saint Jeanne de Maurienne – ma soprattutto arrivando nella top 5 della generale.

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