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Uci, verso l’ok alla riforma del ciclismo

Uci, verso l’ok alla riforma del ciclismo

Si è tenuto a Barcellona un seminario di due giornate organizzato dall’Unione Ciclistica internazionale per discutere della riforma del ciclismo. Alla presenza, tra gli altri, del numero 1 Uci Brian Cookson, dei rappresentanti delle 18 squadre WorldTour e dei principali organizzatori di gare (tra cui Aso e RCS Sport) si è compiuto un ulteriore passo verso il completamento dei lavori.

Ma in fondo, cosa cambierà davvero? Poco o nulla, almeno per il momento. Al di là dei retorici concetti di credibilità – il fine ultimo a cui tendere al termine del processo di riforma – e globalizzazione – coinvolgere un numero sempre crescente di persone e Paesi – le novità sostanziali le vedremo in atto soltanto a partire dal 2019.

Innanzitutto, via alle licenze triennali, per permettere una maggiore stabilità: il WorldTour rimarrà a 18 team, chiamati a soddisfare criteri finanziari, etici ed amministrativi, verificati annualmente. Soltanto al termine dei tre anni sarà analizzato anche l’andamento sportivo, ma senza che questo risulti predominante per l’assegnazione dei posti di “Serie A”.Soltanto in caso di defezione di una WT potrà subentrare una Professional.

Sarà ampliato il calendario WorldTour, con l’ingresso di corse Hors Categorie che rispetteranno i parametri tecnici, storici e di ruolo strategico. Già da questa stagione, chi vorrà, potrà presentare domanda all’Uci per sottoporre al vaglio la propria candidatura. Si cercherà, inoltre, di evitare le tante sovrapposizioni presenti negli ultimi anni.

Non sarà previsto nessun cambiamento nel numero di corridori per squadra: rimarrà a 9 per le tre grandi corse a tappe e otto per le corse in linea. Riguardo agli organici, invece, essi potranno oscillare tra i 23 e i 30 corridori per le squadra WorldTour e i 16 e i 25 per quelle Professional.

Per quanto concerne le classifiche, sarà stilata una graduatoria unica mondiale, affiancata da una riservata alle nazioni, una del circuito WorldTour e una dei circuiti continentali. Confermata la volontà di premiare, con ranking appositi, i migliori velocisti, i migliori scalatori e così via.

Per proseguire nei lavori, è stato istituito un gruppo di lavoro, sotto la guida dell’Uci, composto da rappresentanti di squadre, corridori e organizzatori di corse, col fine di trovare strategie comuni al miglioramento di tale sport sulla base dei punti sopra analizzati.

Ricordiamo, infine, che il calendario WorldTour 2016 sarà inaugurato il 19 gennaio col Tour Down Under, mentre il neonato WorldTour femminile si aprirà il 5 marzo in Italia con le Strade Bianche.

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