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Il 2015 del ciclismo… Le Classiche Monumento

Il 2015 del ciclismo… Le Classiche Monumento

Il 2015 volge al termine e, in attesa di tuffarci in una nuova intensa stagione, riviviamo le emozioni dell’anno ormai concluso. Tanti i momenti avvincenti del ciclismo: quest’oggi ripercorreremo le 5 Classiche Monumento. 

MILANO – SANREMO 

“La vittoria della consacrazione. Non un semplice successo, quello che John Degenkolb ha ottenuto alla 106^ edizione della Milano-Sanremo, ma un’affermazione che segna un deciso punto di svolta nella carriera del corridore tedesco. Un’ascesa cominciata tre stagioni fa, quella del ventiseienne di Gera, che si è tolto stagione dopo stagione – a partire da quei cinque successi alla Vuelta a Espana 2012 – un numero via via maggiore di soddisfazioni”.

Con quest’articolo, datato 22 marzo, abbiamo celebrato il tedescone, protagonista di una prova maiuscola nella Classicissima, in cui è riuscito a distanziare tutti i rivali, a partire da quell’Alexander Kristoff che avrà modo di rifarsi di lì a breve e a un Michael Matthews che conserva ancora quell’amaro ricordo di quel terzo posto.

GIRO DELLE FIANDRE 

“Con il Giro delle Fiandre appena andato in scena, possiamo affermare che il cambio generazionale è ufficialmente avvenuto! Con Fabian Cancellara e Tom Boonen al gancio […] quest’Alexander Kristoff sembra il più degno erede dei due campioni. In rapida ascesa da un paio di stagioni, il ventisettenne norvegese della Katusha ha dallo scorso anno acquistato piena consapevolezza dei propri mezzi, che l’hanno portato a vincere la sua prima classica-monumento, la Milano-Sanremo e, nel giro di un anno, la Ronde Van Vlaanderen (Giro delle Fiandre 2015. L’analisi, 06/04).

La stagione magica del corridore norvegese, cominciata col secondo posto alla Classica di primavera, prosegue con lo splendido successo rimediato alla Ronde, su quei temibili muri dove è riuscito a fare la differenza, lasciandosi tutti dietro.

PARIGI-ROUBAIX 

“Parigi-Roubaix 2015  nel segno di di John Degenkolb! Il forte corridore in forza alla Giant-Alpecin, già trionfatore alla Milano-Sanremo, conquista allo sprint anche la Regina delle Classiche battendo, sul traguardo del velodromo di Roubaix, Greg Van Avermaet e Zdenek Stybar. Una vittoria che consacra ancor di più il tedesco come uno dei nuovi volti mondiali per le grandi prove in linea”. (Articolo 12/04)

Dopo aver trionfato sul traguardo di Via Roma, Degenkolb primeggia anche all’Inferno del Nord, domando quelle pietre che tanti danni fanno anno dopo anno. Non c’è Kristoff che tenga, stavolta: è Zdenek Stybar a doversi accontentare del gradino d’onore, precedendo i tanti belgi che si sentono a casa su questo tipo di terreno.

LIEGI – BASTOGNE- LIEGI

La settimana d’oro di Alejandro Valverde. Dopo il secondo posto all’Amstel Gold Race ed il successo alla Freccia Vallone, il murciano chiude le Ardenne con lo splendido trionfo – il terzo personale – alla Decana delle Classiche.

Questo l’incipit che dedicammo allo spagnolo in quell’occasione (26-04): “Una settimana da incorniciare per Alejandro Valverde […] Una nuova splendida affermazione nella più importante delle tre prove che compongono il Trittico delle Ardenne, la Liegi-Bastogne-Liegi. La chiamano la Doyenne perché la più antica delle monumento e lui, lo spagnolo, ormai un decano delle due ruote con i suoi trentacinque anni di età, riesce a centrarla per la terza volta, dopo le affermazioni del 2006 e del 2008″.

IL LOMBARDIA

Sette lunghi anni spazzati via da un fuoriclasse che risponde al nome di Vincenzo Nibali. Finalmente torna a colorarsi d’azzurro una Classica-Monumento: lo Squalo si rende artefice di una vera impresa e conquista Il Lombardia 2015 al termine di una prova esaltante, conclusa con l’arrivo a braccia alzate sul traguardo di Como” (articolo 4 ottobre).

Vengono ancora i brividi nel ricordare la prodezza che, un paio di mesi fa, ci ha regalato il campione italiano nella storica corsa in linea: un successo che ha spazzato via le tante critiche dopo un anno certamente non facile e che ha permesso di far suonare nuovamente l’Inno di Mameli in una delle cinque massime prove mondiali, sette anni dopo l’ultima volta.

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