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Italbasket: chiuso un buon 2015, ora serve l’impresa per Rio

Italbasket: chiuso un buon 2015, ora serve l’impresa per Rio

Anche l’ Italbasket si prepara a salutare il 2015 con un bilancio tutto sommato positivo. L’obiettivo della Nazionale per il 2016 è andare a Rio; poi, chissà…

I ragazzi azzurri della palla a spicchi hanno dato segnali incoraggianti durante tutta la fase di avvicinamento all’Europeo estivo – a parte qualche passaggio a vuoto durante la preparazione. Peccato per la caduta ai quarti di finale contro la Lituania poi vicecampione d’Europa: i ragazzi di coach Pianigiani avevano tutte le carte in regola per provare ad arrivare fino in fondo.

L’Italbasket è comunque riuscita a centrare perlomeno l’obiettivo minimo del torneo preolimpico, ma il 5° posto è coinciso con un raffreddamento dei rapporti fra il CT senese e il numero uno della federazione Petrucci; alla fine a novembre Pianigiani ha rescisso consensualmente il contratto – anche se manterrà la supervisione tecnica delle Nazionali.

Un bilancio positivo, per il coach toscano, che ha lasciato portando l’Italia in progressione e fuori dai nefasti degli ultimi anni: un record di 76-33 e tre Europei disputati (17°, 8° e 6°).

Ora sulla panchina dell’Italbasket c’è, di nuovo, Ettore Messina: CT a interim, o part-time che dir si voglia, visto che manterrà il ruolo di viceallenatore della franchigia dei San Antonio Spurs. Comunque vada, Messina è tornato, dopo il positivo periodo 1992-98 (periodo pre-Tanjevic).

Il materiale su cui lavorare c’è ed è ben collaudato: i ragazzi reduci dalla spedizione in terra franco-tedesca sono pronti a dare il massimo per superare il difficilissimo torneo preolimpico della prossima estate (5-10 luglio).

Datome, Gallinari e compagni, e non solo loro, si augurano di poterlo giocare in casa – la città candidata è Torino, così da poter sfruttare a proprio vantaggio il fattore-pubblico. Con un’altra speranza: quella di poter evitare nel sorteggio squadre del calibro di Francia e Serbia, le due grandi deluse di EuroBasket 2015.

Bisognerà poi ri-trovare la giusta condizione fisica e mentale per puntare dritti verso il Brasile: fondamentale sarà il contributo che riusciranno a garantire i tre “americani” Gallinari, Belinelli e Bargnani più l’apporto esplosivo di Ale Gentile e il carisma di Gigi Datome, il cui infortunio all’ultimo Europeo si è fatto sentire eccome in campo.

Messina avrà a disposizione un gruppo che comunque annovera altre punte interessanti, da Hackett a Cinciarini, da Cusin a Melli, da Aradori a Polonara al giovane Della Valle, che anche allo scorso EuroBasket hanno brillato per spirito di sacrificio e attaccamento alla maglia.

Insomma, le condizioni per un 2016 ancor migliore dell’anno passato ci sono tutte. Lo stesso presidente della FIP Gianni Petrucci, in un’intervista a Repubblica.it, ricorda l’amara eliminazione con la Lituania ma confida anche tutte le sue speranze sul prossimo preolimpico: «Non c’è rammarico, siamo stati ad un canestro dalla semifinale, ma non posso che essere grato a questi giocatori…
Intanto speriamo di poterlo organizzare, se sarà un vantaggio potrò dirlo solo dopo
… Abbiamo la fortuna di avere il Coni al nostro fianco, l’appoggio del Governo. Laddove si giocasse a Torino avremmo un ritorno di entusiasmo e di spettatori come mai successo in Italia. Ma alla fine quello che conta è il risultato sul campo».

L’Italbasket manca alle Olimpiadi dal lontano 2004, e quest’Italbasket così piena zeppa di talenti in Brasile deve andarci, costi quel costi: con tanto potenziale tecnico, fallire sarebbe non solo un peccato capitale, ma uno spreco colossale.

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