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Koenigssee 2016: dominio Germania, flessione Italia

Koenigssee 2016: dominio Germania, flessione Italia

È un vero dominio, quello della Germania ai Campionati Mondiali di slittino di Koenigssee 2016. Davanti al pubblico di casa, i teutonici conquistano ben sei medaglie d’oro sulle sette a disposizione, palesando una superiorità netta rispetto a tutti gli avversari. Non positiva la trasferta dell’Italia, che chiude la rassegna con un solo bronzo.

Non fallisce, Felix Loch, la gara regina: nel singolo uomini, il campione olimpico rimedia all’argento di Sigulda 2015 e sale sul gradino più alto del podio col tempo di 1’38”864, strappando applausi a scena aperta ai tifosi accorsi sul catino della città bavarese.

Secondo posto per il connazionale Ralf Palik, mentre terzo giunge l’austriaco Wolfgang Kindl. Delude il campione mondiale, il russo Pavlichenko, fuori dalle posizioni che contano. E deludono anche gli italiani: soltanto quattordicesimo e quindicesimo i cugini Kevin e Dominik Fischnaller, mentre ancor più indietro giungono Emanuel Rieder e Patrick Gruber.

A conquistare l’oro nella gara femminile è Natalie Geisenberger, che porta a 11 il numero di medaglie iridate della sua carriera. La campionessa dello sprint Martina Kocher (Svizzera), che ha impedito il cappotto tedesco, conferma le sue potenzialità conquistando un prezioso argento davanti alla russa Tatiana Ivanova, bronzo. Nulla da fare per le due azzurre Sandra Robatscher, quindicesima, e Andrea Voetter, diciassettesima.

Dirompente la prova dei tedeschi anche nel team relay, la gara a squadre posta a conclusione della rassegna. Felix Loch, Natalie Geisenberger e Wendl/Arlt, tutti vincitori delle rispettive gare, si coalizzano per l’ennesimo capolavoro col tempo di 2’44”062.

Buonissima la prova della Lettonia (Cauce, Kivlenieks e Sics/Sics), che si piazza al secondo posto, confermando il podio dei Giochi Olimpidi di Sochi 2014. Terzo è il Canada (Gough, Malyk e Walker/Snith), solo quarta la Russia. L’Italia, rappresentata da  Sandra Robatscher, Dominik Fischnaller e i doppisti Oberstolz/Gruber (autori dell’unica medaglia azzurra della spedizione), arriva settima, ma staccatissima dal vertice.

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