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Champions: Chelsea-Psg 1-2, ci pensano Di Maria e Ibra
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Champions: Chelsea-Psg 1-2, ci pensano Di Maria e Ibra

Nel segno di Di Maria e Ibra: il Psg sbanca con la forza Stamford Bridge 1-2 e accede per la quarta volta consecutiva ai quarti di Champions. Inutile l’acuto di Diego Costa. Blues da rifondare.

I parigini di Laurent Blanc concedono il bis dopo l’analogo 2-1 dell’andata al Parco dei Principi e per il secondo anno di fila fanno fuori i londinesi. Stavolta, a suggellare la qualificazione, arriva addirittura la vittoria (dopo che l’anno scorso finì con un clamoroso 2-2 dts in dieci per l’espulsione di Ibrahimovic).

Già, proprio lui: Ibra. El hombre del partido, o come dicono in Inghilterra the man of the match. Lo svedese si carica sulle spalle tutta la squadra, gioca con la spietatezza e il cinismo giusti, manda in gol Rabiot nel primo tempo e firma da pochi passi il gol che manda il Psg in paradiso e il Chelsea all’inferno.

L’asso di Malmö sfodera dunque una prestazione d’autore, lui che aveva spesso difettato nelle sfide di livello alle grandi d’Europa.

A brillare però è anche la luce di Angel Di Maria: suo il suggerimento per Ibra in occasione del gol di Rabiot al 16’ e sempre suo l’assist decisivo per il suo capitano dopo aver dettato il tracciante sulla fascia sinistra con un gran movimento. E davvero non ci si spiega come il Real possa essersi privato di un giocatore così.

Il Chelsea dal canto suo ci ha provato: si ha aggrappato più che ha potuto allo strapotere fisico di Diego Costa, il primo a far squillare l’elenco delle statistiche dopo appena 3’ e l’autore del pari-Blues intorno al 27’ dopo una giocata di busto che umilia Thiago Silva e lo manda a farfalla insieme a Trapp, e ha premuto dopo il pari per tentare il vantaggio da ribaltone trovando però sempre il portiere ospite attento.

Hiddink sperava di avere fino alla fine della partita il suo vero trascinatore, ma all’ora di gioco Diego Costa si è accasciato a terra costringendolo al cambio col guizzante, ma pur sempre acerbo Traoré. È stata quella probabilmente la svolta negativa per i londinesi, nonostante un Willian attivo e un Fabregas volitivo.

Al 22’ il gol che chiude il match, come già detto. Il Psg va sull’1-2, il sogno Champions continua sotto la Torre Eiffel, non nella parte-Blues di Londra. Il Chelsea capitola dopo aver perso qualche altro coccio: Hazard esce zoppicando, la Champions se ne va mogia mogia e l’anno prossimo, di questo passo, Abramovich non potrà neppure vedere i suoi in Champions.

L’Europa al massimo si chiamerà Europa League, se dovesse arrivare il successo in FA Cup. Ma tutto è ancora da vedere. La cosa più certa al momento all’orizzonte si chiama Antonio Conte: la rifondazione dovrebbe partire da lui.

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