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Europa League: Lazio, pari d’oro a Praga, quarti più vicini
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Europa League: Lazio, pari d’oro a Praga, quarti più vicini

Bella di notte, bella d’Europa League. La Lazio di Pioli si conferma imbattuta e torna da Praga con un pari ottimistico: con lo Sparta finisce 1-1. Segna Parolo. Buu razzisti e partita sospesa 1’.

I biancocelesti, in 9 partite stagionali, hanno pareggiato 4 volte e vinto 5, trovando sempre almeno un gol (e complessivamente con 10 marcatori diversi). Nella partita del Letnà ci ha pensato Marco Parolo a fare la voce grossa, bissando il gol che aveva aperto la scatola contro il Galatasaray una settimana fa all’Olimpico.

Lo Sparta Praga, a dispetto della provenienza, non è un avversario facile: squadra solida, ben organizzata e con buon carisma. Sono proprio i granata cechi ad aprire il confronto, con la bella giocata di Lafata che al 13’ lancia Frydek, gran destro al volo da posizione defilata, Marchetti battuto e 1-0 Sparta.

La Lazio sembra frastornata, accusa il colpo ma poi man mano cresce ed esce allo scoperto: al 37’ Candreva tenta il gran colpo al volo, Bicik mette in calcio d’angolo ma poi dallo stesso corner arriva il pareggio, col colpo di testa di Hoedt, la respinta corta del portiere ceco e la correzione vincente di Parolo.

È un segnale: lo Sparta Praga perde il suo primato d’imbattibilità continentale, che durava da 303’ (in casa addirittura dal 5 novembre 2015).

Nella ripresa si gioca tantissimo a centrocampo, con i biancocelesti che provano a evadere il pressing asfissiante dello Sparta e si rendono pericolosi ancora con Candreva, con una traversa clamorosa al 58’ con gran colpo di destro al volo.

Occasione anche per Keita al 72’ su assistenza dello stesso esterno destro romano. Cinque minuti dopo è lo Sparta a squillare, con Marchetti che però sa farsi trovare pronto sul destro di Marecek.

Da registrare purtroppo i buu razzisti rivolti dai tifosi della Lazio al difensore dello Sparta Costa, originario dello Zimbabwe. Si era al 24’ del pt, l’arbitro Mallenco ha sollecitato l’intervento dello speaker e ha sospeso la gara per 1’.

Non un buon segno per la tifoseria biancoceleste, già protagonista di un episodio analogo con Koulibaly durante Lazio-Napoli. Stavolta di mezzo c’è l’UEFA, e il rischio di qualche sanzione è certo.

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