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E3 Harelbeke 2016, Kwiatkowski beffa Sagan

La vittoria in questo 2016 per Peter Sagan continua a restare un tabù: ancora una grande prova da parte dello slovacco della Tinkoff all’ E3 Harelbeke 2016, ma ancora un secondo posto alle spalle dell’ex iridato Michal Kwiatkowski (Team Sky), che invece riesce a rompere il ghiaccio in questa stagione con un’affermazione di rilievo. La festa del team britannico – vittorioso anche in Catalogna – è completata dal terzo posto di Ian Stannard.

Il via della corsa viene ufficialmente dato alle 12.21, un minuto dopo il doveroso silenzio in ricordo delle vittime degli attentati di Bruxelles. Alla partenza non figura uno dei grandi favoriti, Greg Van Avermaet (BMC), colpito nella notte da un attacco influenzale.

Bisogna attendere oltre 30 km e il primo muro da scalare, il Kattenberg, per vedere in azione sei uomini ,lasciati andare in avanscoperta dal gruppo: sono Nico Denz (Ag2R La Mondiale), Bert De Backer (Giant-Alpecin), Wouter Wippert (Cannondale), Antoine Demoitié (Wanty-Groupe Gobert), Tony Hurel (Direct Energie) e Sjoerd van Ginneken (Roompot), sui quali rientra Reto Hollenstein (IAM Cycling). Pochi chilometri dopo, anche Jay Thomsom (Dimension Data), Olivier Le Gac (FDJ) e Jasha Sutterlin (Movistar) si riportano sulla testa della corsa.

I battistrada guadagnano fino a quattro minuti sul gruppo, ma quando comincia la serie ravvicinata di muri, e la Lotto Soudal comincia a far ritmo, il gap scende rapidamente sotto i sessanta secondi, fino ad azzerarsi. La vera corsa, però, comincia sul Taienberg, quando a forzare il ritmo ci pensano Tom Boonen (Etixx-Quick Step) e Jurgen Roelandts (Lotto Soudal). E se i principali favoriti per la vittoria rispondono presente, chi rimane attardato è Peter Sagan (Tinkoff), Alexander Kristoff (Katusha) e soprattutto Fabian Cancellara (Trek-Segafredo), che deve fare i conti con dei problemi meccanici e perde secondi preziosi dai primi.

Al comando, da questo momento, si porta la corazzata Etixx-Quick Step che, ad eccezione di Stijn Vandenbergh e Zdenek Stybar, ha tutti i suoi uomini nelle prime posizioni, compreso il nostro Matteo Trentin (presenti anche gli altri italiani Daniel Oss della Bmc e Salvatore Puccio del Team Sky). Dopo il decimo muro, lo Stationsberg, a 50 km al traguardo, la situazione vede in testa 15 uomini, col gruppo di Sagan, Kristoff e Cancellara ad inseguire a 35″.

Ma Cancellara è indomabile e, nonostante una foratura occorsa al suo compagno Stijn Devolder lo privi di un importante aiuto, con le sue sole forze riesce a rimontare e a riportarsi sui primi, trascinando con sé anche gli altri inseguitori. Ma a poco meno di 30 km all’arrivo, ad attaccare sono i due ultimi iridati Michal Kwiatkowski (Team Sky) e Peter Sagan, che fanno il vuoto: il vantaggio, inizialmente molto esiguo, aumenta col passare dei chilometri, fino ad arrivare a 30 irrecuperabili secondi.

Sotto il triangolo dei mille metri sono ancora 11″ i secondi di vantaggio ella coppia al comando che, benché comincia a studiarsi prematuramente, sa di potersi giocare la vittoria. In volata, Sagan viene nettamente sopraffatto da Kkiatkowski, che così può festeggiare il successo. Ai piedi del podio un encomiabile Fabian Cancellara, mentre a chiudere la top ten troviamo l’italiano Daniel Oss.

Ordine d’arrivo:
1. Kwiatkowski (Team Sky)
2. Sagan (Tinkoff)
3. Stannard (Team Sky)
4. Cancellara (Trek-Segafredo)
5. Stuyven
6. Boom
7. Benoot
8. Vanmarcke
9. Drucker
10. Oss

https://www.youtube.com/watch?v=6Mg-Ycq9cv8

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