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Serie A, 34ᴬ/1: Juve senza parole, un altro trionfo. Totti salva-Roma in 5’, Olimpico (e Spalletti) ai suoi piedi
Francesco Totti (Roma). Foto Getty

Serie A, 34ᴬ/1: Juve senza parole, un altro trionfo. Totti salva-Roma in 5’, Olimpico (e Spalletti) ai suoi piedi

Che pazzo infrasettimanale: la 34ᴬ di Serie A regala una marea di emozioni. La Juve si avvicina al quinto scudetto di fila sommergendo in scioltezza la Lazio per 3-0. Ma il crepacuore arriva da Roma: con i giallorossi sotto 1-2, Totti entra, in 5’ fa doppietta e l’Olimpico esplode.

È stata una serata davvero scoppiettante, aperta dallo 0-0 non privo di emozioni fra Sassuolo e Sampdoria: i neroverdi si mangiano le mani per il rigore fallito da Berardi proprio allo scadere, con la prodezza di Viviano che intuisce e ricaccia indietro i sogni di gloria dei giovanotti di Di Francesco.

Poi, ci ha pensato la Juve: sempre la Juve, solo ed esclusivamente la Juve. Allo Stadium è arrivata la vittoria numero 23 nelle ultime 24 giornate. I bianconeri ormai non si fermano più: anche la Lazio è annientata, con un 3-0 che non conosce alibi.

La risolvono Mandzukic e Dybala (gli stessi marcatori della Supercoppa d’agosto a Shanghai). Il croato segna nel primo tempo; nella ripresa l’argentino fa doppietta (un gol su rigore). Biancocelesti con passo indietro, anche se contro questa Juve per chiunque sarebbe difficile.

Le notizie più incredibili arrivano però dal fronte Champions League. La Roma va sotto, ritorna su, rivà all’inferno ma poi risorge, definitivamente, col suo angelo numero 10: Francesco Totti si alza dalla panchina, Spalletti lo spedisce in campo come la carta della disperazione contro il coriaceo Torino e lui fa prima 302 e poi 303 in carriera facendo impazzire l’Olimpico.

I giallorossi erano andati sotto per il rigore del Gallo Belotti, l’avevano raddrizzata con Manolas prima di risprofondare sotto il colpo di Martinez, arrivato proprio nel momento in cui da Marassi arrivava la notizia del gol del Genoa contro l’Inter.

Nel momento più cupo, la resurrezione: il Capitano entra e con la doppietta scrive un’altra pagina indelebile della sua infinita saga in giallorosso. Ancora una volta Totti batte Spalletti: il dualismo continua, ma il Capitano continua ad avere ragione.

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