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Leicester, tutti i figli di King Claudio e del miracolo targato Foxes
Foto Epa

Leicester, tutti i figli di King Claudio e del miracolo targato Foxes

Una cavalcata straordinaria, che ha come condottiero un uomo arrivato nello scetticismo e premiato nel suo lavoro e come cavalieri gente arrivata a Leicester per scommessa in mezzo a mille vicissitudini: questa è una sintesi delle carriere dei nuovi Campioni d’Inghilterra.

Non solo Vardy e Mahrez, gli uomini-copertina di queste Foxes entrate nella leggenda dalla porta principale, cioè il titolo del più prestigioso titolo nazionale: la Premier League. Da Schmeichel a Okazaki, da Fucks a Kante ad Albrighton ecco i nomi degli eroi di Leicester.

Papà Schmeichel sarà contento. L’ex numero 1 di Danimarca e Manchester United vede finalmente il suo figlio realizzarsi, centrando il grande obiettivo della carriera di ognuno. Schmeichel c’è riuscito tenendo anche la porta inviolata per ben 15 volte. Mica male, no?

Per Danny Simpson e Wes Morgan (capitano) il discorso è simile: tanta, tantissima gavetta prima del successo; significativa la storia del capitano, arrivato nel 2012 a Leicester con gran sorpresa per fiuto dell’allora direttore sportivo Nigel Pearson. Un acquisto lungimirante.

Anche la storia di Robert Huth sa di grande riscatto: arrivato alle Foxes lo scorso anno, il 31enne difensore tedesco sembrava di aver imboccato la parabola ascendente della carriera. E invece Huth si è rivelato una pedina fondamentale nella difesa di Ranieri, contribuendo con 3 gol – pesantissimi – in 35 partite al successo del Leicester.

È trentenne, ma viene dalla vicina Austria, Christian Fuchs, terzino sinistro arrivato dallo Schalke e sempre ficcante sulla fascia sinistra. Dopo l’impresona in Premier League è pronto a farne un’altra con la nazionale del suo paese ai prossimi Europei.

Il miglior giocatore della Premier League, di gran lunga: parola di sir Alex Ferguson. Questo il biglietto da visita di N’Golo Kanté, sbarcato in Inghilterra la scorsa estate dal Caen. Le prestazioni funamboliche lo hanno presto ripagato: è arrivato pure la convocazione nella nazionale francese. Dai Blues (in Foxes) ai Bleus il passo è breve.

Il Leicester ha anche una bella fetta d’Inghilterra del presente e del futuro: è Danny Drinkwater, nato e cresciuto con la maglia del Manchester United, mai sbocciato definitivamente con i Red Devils e costretto ad accasarsi altrove per trovare fortuna. E a Leicester l’ha decisamente trovata, diventando dopo 4 anni uno dei migliori centrocampisti inglesi.

Marc Albrighton invece è esploso quest’anno proprio grazie a mister Ranieri: al primo anno di Leicester, la scorsa stagione, l’ex stellina dell’Aston Villa faticò a trovare spazio; quest’anno col tecnico di Testaccio, è stato titolare quasi sempre, timbrando anche due marcature.

È stata la stagione del riscatto anche per Shinji Okazaki, reduce da un paio di esperienze tedesche con Stoccarda e Mainz e ottimo nel farsi apprezzare per tecnica e senso del lavoro. A 30 anni, per un calciatore venuto dal Giappone, non è mai facile.

Poi c’è il principe del gol, quel Jamie Vardy che ha battuto record su record candidandosi ancor più a status-symbol della visione più romantica del calcio, che nasce alla periferia dei grandi centri del pallone e poi esplode letteralmente coronando un sogno simile a quello di milioni di appassionati, piccoli o grandi che siano.

Metalmeccanico di professione, pescato dalla quinta divisione inglese, Jamie ha spazzato via qualsiasi cosa: 11 gare consecutive di Premier in gol (nuovo record); velocità e determinazione con un fiuto pazzesco sotto porta lo hanno trasformato nell’idolo della tifoseria, di Leicester e non solo. Aspettando il film sulle sue gesta.

La storia di Riyad Mahrez, uno dei due gemelli del gol della banda-Ranieri, ha anch’essa i contorni dell’epica: quando era giovane, il centrocampista/attaccante franco-algerino era in prova con gli scozzesi del St. Mirren; per via del freddo, dice lui, finse un infortunio e abbandonò alla chetichella il ritiro della squadra.

Poi il Le Havre in Ligue 2 e l’approdo in Inghilterra: Mahrez è stato probabilmente il miglior acquisto del Leicester, dato che anche per merito di 17 gol e di una marea di assist è stato eletto miglior calciatore della Premier League

Il francese di origini algerine nel 2014 ha dovuto faticare non poco per convincere gli scettici che avrebbe potuto giocare col Leicester provenendo dal Le Havre che militava in Ligue 2. “Tutti mi dicevano: ‘Riyad, l’Inghilterra non è fatta per te, è troppo fisica e difficile. Il calcio spagnolo ti si addice di più'”, ha ricordato. L’acquisto di Mahrez è stato probabilmente il miglior colpo del Leicester dato che grazie alla sua dedizione al lavoro, quest’anno è stato incoronato come Miglior Calciatore della Premier League.

 

L’attaccante giramondo argentino aveva segnato 28 gol in seconda divisione spagnola con l’Almería nel 2011/12, mentre nella passata stagione era stato fondamentale per la salvezza del Leicester.

DC/CC: Jeff Schlupp, 23 – 22/1

Nato ad Amburgo, Schlupp ha sempre fatto la sua parte quando chiamato in causa per sostituire Fuchs e Albrighton. Nel 2013 ha fatto un provino con lo United salvo essere rispedito al Leicester, nel quale milita da quando aveva 12 anni.

C: Andy King, 27 – 23/1

Praticamente da una vita al Leicester, King è entrato in prima squadra nel 2007, quando il club militava in terza divisione. Proveniente dalle giovanili del Chelsea, il centrocampista del Galles ha visto sedere sette diversi allenatori sulla panchina delle Foxes.

Altri giocatori utilizzati

Ritchie De Laet (12/1), Nathan Dyer (12/1), Daniel Amartey (5/0), Yohan Benalouane (4/0), Demarai Gray (10/0), Gökhan Inler (5/0), Andrej Kramarić (2/0), Marcin Wasilewski (2/0), Joe Dodoo (1/0)

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