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Giro d’Italia 2016, le dichiarazioni dei protagonisti alla vigilia

Giro d’Italia 2016, le dichiarazioni dei protagonisti alla vigilia

Vi abbiamo presentato il percorso ufficiale, le squadre (qui, qui e qui), i favoriti per la Maglia Rosa, la startlist e i contendenti alle 4 Maglie, la guida televisiva e l’anteprima della tappa 1. Ora, prima di tuffarci con la cronaca delle tappe del Giro d’Italia 2016, vi lasciamo con le parole di alcuni dei protagonisti più attesi.

Vincenzo Nibali: “Mi sono preparato al meglio possibile per questo Giro d’Italia”, afferma lo Squalo della Astana, che ricorda di aver brillantemente superato le difficoltà incontrate al Giro del Trentino. “Mikel Landa […] sarà uno dei principali rivali, comunque ci saranno delle sorprese, magari Tom Dumoulin ed Esteban Chaves”. E sul percorso: “Dovremo sempre fare attenzione. Comunque non correremo solo su Landa ma anche su Alejandro Valverde e Tom Dumoulin”.

Mikel Landa: “Sono convinto di poter ancora migliorare”, dichiara il basco, che parla di “grande opportunità essere il capitano del Team Sky al Giro d’Italia, però in gara c’è anche Vincenzo Nibali con cui ho corso all’Astana… È un corridore molto forte, sia in discesa sia in salita. È potente. Sarà difficile batterlo”.

Alejandro Valverde non nasconde la “molta emozione” per essere per la prima volta al via del Giro, ma assicura di avere anche mote motivazioni: “È una corsa molto bella e vogliamo fare il meglio possibile per raggiungere l’obiettivo massimo”. E sui rivali: “Saranno tantissimi. Penso che Nibali sarà quello più complicato da battere ma ci saranno anche Dumoulin, Chaves, Uran e altri che andranno molto forte. Noi siamo qui per dare battaglia ogni giorno”.

Tom Dumoulin: “Una delle ragioni per cui ho deciso di correre il Giro d’Italia quest’anno è la Grande Partenza nei Paesi Bassi e la cronometro iniziale”, è il pensiero del corridore di casa in forza alla Giant-Alpecin, che aggiunge di aver cerchiato la prima e la nona tappa (crono del Chianti) e di sentirsi più rilassato rispetto al Tour de France dello scorso anno partito da Utrecht. “Venerdì penso che il mio più grande rivale sarà Fabian Cancellara […] ha vinto la crono della Tirreno-Adriatico con un tempo che io probabilmente non riuscirò mai a fare… se si presenterà al Giro con la stessa forma sarà molto difficile batterlo anche se mi piacerebbe molto”, dice a proposito della prima frazione.

Domenico Pozzovivo: “Io e Jean-Christophe Peraud Peraud siamo qui per fare un’ottima classifica”, osserva il lucano, che si pone l’obiettivo di “rimanere nelle zone alte e provare ad entrare nei cinque o almeno nei dieci, cercando magari una vittoria di tappa”. Sulla lotta per la Rosa: “Da osservatore esterno, Landa è quello che sembra più in forma al momento. Può essere considerato un grande favorito, ma non lo metterei mai davanti a Nibali. Ho visto anche un Valverde molto motivato, dato che ha saltato le corse a cui ha sempre partecipato, come il Paesi Baschi e il Catalogna”.

André Greipel: “Vedo sei o sette possibilità per noi velocisti e giocherò le mie carte ogni volta che si potrà vincere, come ho sempre fatto quando ho partecipato al Giro. Ci sono più o meno nove velocisti top in gara e c’è una nuova generazione molto forte. Tra questi, cita due giovani talenti che “hanno sicuramente un grande futuro: “Caleb Ewan ha già vinto una tappa alla Vuelta e la settimana scorsa ho affrontato Jakub Mareczko in Turchia. Il Giro, però, è tutta un’altra cosa”. Quanto a lui… “Ho avuto la mia peggiore primavera da quando ho cominciato a correre. Ora ho di nuovo una buona condizione. Ho vinto in Turchia, ho solo bisogno di fortuna e di non finire per terra”.

Matteo Pelucchi: “L’anno scorso ho colto un secondo posto in volata, poi sono caduto e ho dovuto ritirarmi. Il Giro quest’anno è più adatto alle mie caratteristiche […] Marcel Kittel e André Greipel sono velocisti di un livello superiore. Vedo bene anche Giacomo Nizzolo, così come Elia Viviani, anche se recentemente ha corso poco. Non dimentico inoltre Caleb Ewan”.

Giacomo Nizzolo: “Ho avuto un buon inverno e ho lavorato bene – ricorda la Maglia Rossa uscente – sono partito meglio degli altri anni e vado al Giro d’Italia con il morale alto e la voglia di vincere una tappa e fare il bis nella classifica a punti […] Ho la convinzione dei miei mezzi e di quello che posso fare”.

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