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Liga, quanto traffico in vetta: a 90’ dalla fine tutto ancora aperto
Benzema Barcellona-Real Madrid Liga. Twitter

Liga, quanto traffico in vetta: a 90’ dalla fine tutto ancora aperto

Novanta minuti al termine e due squadre a giocarsi il titolo: mentre gli altri campionati europei si preparano alle ultime partite “balneari”, nella Liga spagnola è tutto ancora da decidere. Se sabato Pepito Rossi con un gol nel finale non avesse condannato l’Atletico, la corsa sarebbe stata a tre: e invece il duello sarà fra Real e Barcellona. Sempre loro, sempre solo loro.

I colchoneros di Diego Simeone dunque si sono tirati fuori dalla contesa: il 2-1 firmato sabato dal Levante di Pepito Rossi (peraltro già retrocesso) li ha estromessi definitivamente da una Liga in cui a lungo erano stati secondi, aggrappati con la forza della disperazione dietro al Barça cannibale.

Proprio sul più bello però la banda del Cholo è cascata, lasciando il secondo posto al sopravveniente e redivivo Real Madrid (undici vittorie di fila e un feeling ritrovato anche col campionato): all’Atletico ora resta “solo” la non magra consolazione della finale di Champions tutta spagnola con gli odiati cugini rivali. Come a dire: la Liga anche in Europa.

Il campionato però resta una faccenda a due: fra le due squadre che hanno monopolizzato l’attenzione di tutti non solo in terra iberica, ma a volte anche sul Vecchio Continente. Barcellona e Real: un punto appena, in mezzo una distanza di filosofia, di gioco, di calcio abissale.

Il 5-0 blaugrana nel derby con l’Espanyol e il 3-2 con brivido dei blancos col Valencia sono solo il penultimo capitolo dell’appassionante romanzo Liguero di questa stagione. Una stagione in cui, a marzo, pareva già tutto finito, con la squadra di Luis Enrique avviata a vincere il suo secondo titolo consecutivo.

E invece, dopo il Clasico del 2 aprile, col Real che ha rimontato ed è scappato via dal Camp Nou con uno scalpo blaugrana troppo bello per essere vero, tutto è drasticamente cambiato: altre due sconfitte con Real Sociedad e Valencia, ed ecco che il Barcellona si è riscoperto fragile, ritrovandosi in un baleno risucchiato dal duo madrileno.

Eh sì perché, se è vero che l’Atletico ha mollato praticamente solo l’altro giorno, il Real dal giorno del Clasico in un modo o nell’altro le ha vinte tutte: undici successi consecutivi targati Zidane.

Mettiamoci in mezzo pure la clamorosa eliminazione ordita dai colchoneros ai danni del Barça in Champions ed ecco che quello che sembrava logico ha cominciato a non esserlo più.

Messi, Suarez, Neymar e tutta l’allegra cricca di alieni della Catalogna hanno appena un punto di vantaggio sulla Casa Blanca: per loro la Liga è l’ultimo dei due obiettivi rimasti in stagione (c’è anche la finale di Copa del Rey col Siviglia, ndr).

Il Real invece ha anche la Champions League di mezzo, ma non ci penserà prima dei prossimi novanta. L’idea di mettere la freccia avanti agli odiatissimi rivali proprio sul rettilineo finale, per CR7 e compagni, è parecchio gustosa e stuzzicante.

Domenica tutti in Spagna: il Barcellona va a Granada, il Real al Riazor contro il Deportivo La Coruña. Come finirà l’ultimo capitolo del romanzo? Fra sei giorni lo scopriremo.

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