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Italvolley, Rio non è più un miraggio: stesa anche Rep. Dominicana, ora l’atto finale
Antonella Del Core, capitana Italvolley femminile

Italvolley, Rio non è più un miraggio: stesa anche Rep. Dominicana, ora l’atto finale

Italvolley di giustezza e carattere: le azzurre di Marco Bonitta continuano a mietere vittime al torneo di qualificazione olimpica di Tokyo; fatta fuori la Repubblica Dominicana con un netto 3-0, terza vittoria consecutiva. Rio 2016 è oramai a un passo per Del Core e compagne: stanotte alle 3.00 col Perù.

Un’altra gara che parla azzurro: i parziali, è vero (25-22; 25-23; 25-23), testimoniano di una partita combattuta punto a punto, con le dominicane Martinez e Rivera a suonare la carica e tentare di salvare il salvabile e il libero Brenda Castillo grande recupera-palloni.

L’Italia ha faticato più del dovuto, mettendoci qualche minuto a entrare in campo specie nella fase offensiva e non riuscendo mai a scrollarsi di dosso le fastidiose avversarie caraibiche. Fondamentali però i break scovati nei momenti fondamentali della partita: il carattere insomma a queste ragazze non manca affatto.

MVP dell’incontro, manco a dirlo, è stata lei, la capitana: Antonella Del Core ha messo a referto 15 punti, compreso quello decisivo che ha messo la parola fine al match; ottimo anche il contributo della giovane Miriam Sylla, 14 punti, fenomenale in ricezione e nella fase d’attacco specie fra secondo e terzo parziale.

Da segnalare la prestazione di Cristina Chirichella, 4 punti e poi sostituita egregiamente anche in questo caso da Anna Danesi. In regia Alessia Orro si sta confermando giocatrice di grandi prospettiva; prezioso al solito l’aiuto di De Gennaro in veste di libero.

Paola Egonu con la sua potenza micidiale è rimasta in panchina per tutto l’incontro: segno che Bonitta, avendo a disposizione svariati soluzioni tattiche e tecniche, non ha voluto forzare, affidandosi a un gruppo che cambia pelle in corsa (il sestetto iniziale era Sylla-Del Core-Orro-Ortolani-Chirichella-Guiggi, con De Gennaro libero) ma non cambia mai la vocazione al risultato.

La strada per Rio 2016 è davvero spianata: stanotte contro le poco insidiose peruviane si può davvero chiudere.

 

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