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Euro 2016, Gruppo D: Spagna, Croazia, Repubblica Ceca, Turchia
Foto Afp/Getty

Euro 2016, Gruppo D: Spagna, Croazia, Repubblica Ceca, Turchia

Spazio ora al Gruppo D di Euro 2016. C’è la Spagna bicampione d’Europa per due volte di fila: le Furie Rosse sembravano in declino, poi l’en plein delle squadre di club fra Champions ed Europa League ha fatto rischizzare alle stelle le quotazioni degli uomini di Del Bosque. Proveranno a mettere i bastoni fra le ruote la Croazia

SPAGNA

Un dominio lungo otto anni: la Roja spagnola si presenta a Euro 2016 con i favori del pronostico se non altro per le ultime due edizioni vinte trionfalmente (1-0 a Vienna nel 2008 sulla Germania; addirittura 4-0 a Kiev quattro anni fa sull’Italia che fu di Prandelli).

La Spagna è stata l’unica Nazionale a portarsi a casa due Europei di fila; il fiasco al Mondiale brasiliano aveva fatto parlare gli scettici di “ciclo finito”; invece ora Iniesta, Piqué e compagnia si apprestano a difendere il titolo in Francia dopo aver condotto un girone di qualificazione in maniera tosta (27 punti su 30).

In porta c’è solo l’imbarazzo della scelta, anche se Casillas sembra certo del posto; in difesa tanta qualità, compresa quella garantita dagli ultimi due finalisti di Champions, Ramos e Juanfran; a centrocampo da Iniesta a Soriano, da Silva a Vazquez ce n’è davvero per tutti i gusti.

Avanti la Spagna può contare su punte vere e affidabili: Aduriz capocannoniere di EL; Nolito ottimo col suo Celta; il sempre graffiante Pedrito e il chiacchierato Alvaro Morata, che in attesa di svelare il suo futuro vuole portare in alto la sua Roja.

SPAGNA – Allenatore: Vicente Del Bosque (ESP)

PORTIERI: Iker Casillas (Porto), David de Gea (Manchester United), Sergio Rico (Siviglia)

DIFENSORI: Gerard Piqué (Barcelona), Hector Bellerin (Arsenal), Jordi Alba (Barcelona), Marc Bartra (Barcelona), Cesar Azpilicueta (Chelsea), Mikel San José (Athletic Club), Juanfran (Atletico Madrid), Sergio Ramos (Real Madrid)

CENTROCAMPISTI: Bruno Soriano (Villarreal), Sergio Busquets (Barcelona), Thiago Alcântara (Bayern), Andrés Iniesta (Barcelona), David Silva (Manchester City), Cesc Fábregas (Chelsea), Koke (Atletico Madrid), Lucas Vazquez (Real Madrid)

ATTACCANTI: Aritz Aduriz (Athletic Club), Nolito (Celta Vigo), Álvaro Morata (Juventus), Pedro Rodriguez (Chelsea)

 

CROAZIA

I Kockasti (Quadretti) dei Balcani sono approdati a Euro 2016 da secondi nel girone H; ora la Croazia vuole di nuovo superare i gironi, come nel 2008, mostrando di essere una squadra tosta e compatta e sognando la vendetta, magari, a quella Spagna che quattro anni fa la batté.

La Croazia è giunta seconda proprio dietro l’Italia: doppio pari per 1-1. A favorirci alla fine la penalizzazione per la nota svastica sul prato di Spalato a settembre.

A disposizione del ct Ante Čačić c’è pure una nutrita pattuglia di “italiani”: Vrsaljko e Strinic in difesa; Badelj e Brozovic sulla mediana; Perisic e Mandzukic avanti. Il tutto illuminato dal sicuro talento dei campioni d’Europa Modric e Kovacic e del blaugrana Rakitic.

 

CROAZIA – Allenatore: Ante Čačić (CRO)

 

PORTIERI: Danijel Subasic (Monaco), Lovre Kalinic (Hajduk Spalato), Ivan Vargic (Rijeka)

DIFENSORI: Darijo Srna (Shakhtar), Domagoj Vida (Dinamo Kiev), Gordon Schildenfeld (Panathinaikos), Tin Jedvaj (Bayer Leverkusen), Vedran Corluka (Lokomotiv Mosca), Ivan Strinic (Napoli), Sime Vrsaljko (Sassuolo)

CENTROCAMPISTI: Luka Modric (Real Madrid), Ivan Rakitic (Barcellona), Mateo Kovacic (Real Madrid), Milan Badelj (Fiorentina), Marcelo Brozovic (Inter), Ante Coric (Dinamo Zagabria), Marko Rog (Dinamo Zagabria)

ATTACCANTI: Marko Pjaca (Dinamo Zagabria), Ivan Perisic (Inter), Mario Mandzukic (Juventus), Andrej Kramaric (Hoffenheim), Nikola Kalinic (Fiorentina), Duje Cop (Malaga)

 

REPUBBLICA CECA

Il piccolo Mozart fa il direttore d’orchestra, la Repubblica Ceca risponde: la Nazionale nata dalla dissoluzione della Cecoslovacchia si specchia ancora nel “piccolo Mozart”, Tomas Rosicky, 35 anni, una vita passata all’Arsenal ma ora svincolato.

La cosa certa è che la Narodni tym centra la qualificazione a un Europeo dal ’94: dopo aver sfiorato il colpaccio europeo a Inghilterra ’96 (punita dal golden gol di Bierhoff nella finale di Wembley con la Germania) sono arrivati fra l’altro i quarti a Euro 2012; obiettivo che la squadra di Pavel Vrba vorrebbe eguagliare.

Priva di stelle di prim’ordine, a parte il summenzionato Rosicky e il veterano portiere Petr Cech, la Repubblica Ceca conta quattro giocatori dello Sparta Praga, che quest’anno fra le altre ha battuto pure la Lazio arrivando fino ai quarti di Europa League: fra loro proprio due dei tre mattatori dell’Olimpico, Dockal e Krejci, più il marcatore dell’andata, Lafata.

REPUBBLICA CECA – Allenatore: Pavel Vrba (CZE)

PORTIERI: Petr Cech (Arsenal), Tomas Koubek (Slovan Liberec), Tomas Vaclik (Basilea)

DIFENSORI: Theodor Gebre Selassie (Werder Brema), Pavel Kaderabek (Hoffenheim), Michal Kadlec (Fenerbahce), Marek Suchy (Basilea), Tomas Sivok (Bursaspor), David Limbersky (Viktoria Plzen), Daniel Pudil (Sheffield Wednesday), Pavel Hubnik (Viktoria Plzen)

CENTROCAMPISTI: Tomas Rosicky (Arsenal), Vladmir Darida (Herta Berlino), Borek Dockal (Sparta Praga), David Pavelka (Kasimpasa), Jaroslav Plasil (Bordeaux), Jiri Skalak (Brighton), Josef Sural (Sparta Praga), Daniel Kolar (Viktoria Plzen), Ladislav Krejci (Sparta Praga)

ATTACCANTI: David Lafata (Sparta Praga), Tomas Necid (Bursaspor), Milan Skoda (Slavia Praga)

 

TURCHIA

Mamma li turchi: lo pensa ancora l’Olanda, eliminata a sorpresa anche per colpa della Nazionale del Bosforo. Le Stelle Crescenti a metà strada fra Europa e Asia, allenate dall’Imperatore Terim, tornano a disputare un Europeo dopo il “buco” del 2012; quattro anni prima era arrivata addirittura la semifinale.

È finita la generazione degli Hakan Sukur (ex di Toro, Inter e Parma) e dei Rüştü Reçber (il portiere con la tintura nera sotto gli occhi): sembrano inarrivabili i 51 gol dell’attaccante e le 120 presenze del portiere.

Eppure la Turchia prova a riscrivere il suo pezzo di storia sottolineando la sua vocazione alla non esterofilia: tanti giocatori provenienti dal campionato internazionale più qualche illustre “forestiero”, su tutti il blaugrana Arda Turan e i talentuosi Calnahoglu e Sahin (rispettivamente Leverkusen e Dortmund).

TURCHIA: Allenatore Fatih Terim (TUR)

PORTIERI: Volkan Babacan (Medipol Basaksehir), Onur Recep Kivrak (Trabzonspor), Harun Tekin (Bursaspor)

DIFENSORI: Gokhan Gonul (Fenerbahce), Sener Ozbayraklı (Bursaspor), Ahmet Calik (Genclerbirligi), Hakan Balta (Galatasaray), Mehmet Topal (Fenerbahce), Semih Kaya (Galatasaray), Caner Erkin (Fenerbahce), Ismail Koybasi (Besiktas)

CENTROCAMPISTI: Emre Mor (Nordsjaelland), Volkan Sen (Fenerbahce), Hakan Calhanoglu (Bayer Leverkusen), Nuri Sahin (Borussia Dortmund), Oguzhan Ozyakup (Besiktas), Ozan Tufan (Fenerbahce), Selcuk Inan (Galatasaray), Arda Turan (Barcelona), Olcay Sahan (Besiktas)

ATTACCANTI: Burak Yilmaz (Beijing Guoan), Cenk Tosun (Besiktas), Yunus Malli (Mainz)

 

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