Il Tour de France 2016 avrà inizio sabato 2 luglio da Mont-Saint Michel. Tutte le squadre hanno ormai deciso i nove uomini chiamati a ben figurare sulle strade dell’evento ciclistico più importante al mondo. Vediamo, allora, i punti di forza di ciascun team al via della 103^ Grande Boucle. Questa la seconda parte.
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ETIXX-QUICK STEP. Dopo lo splendido Giro d’Italia (cinque successi, tre corridori in maglia rosa, la maglia bianca finale con Bob Jungels), lo squadrone belga prova a fare incetta di vittorie anche al Tour. Marcel Kittel è l’uomo di riferimento per le volate, Julian Alaphilippe proverà a porre il primo sigillo nelle frazioni mosse, Daniel Martin tenterà di strappare primariamente un successo parziale e poi di tenere duro nei tapponi alpini per la conquista di un importante piazzamento in classifica generale, contando su un’ottima condizione messa in mostra al recente Delfinato. Tony Martin avrà come obiettivo la crono di Le Caverne de Pont.
FDJ. Chissà che il Tour de France 2016 non possa quello di Thibaut Pinot! Il ventiseienne francese appare forte come non mai, sta colmando il suo tradizionale gap con gli avversari nelle prove contro il tempo e ha tutte le carte in regola per puntare molto in alto. Certo, gli avversari non mancano, ma nell’arco dei 21 giorni di gara tante cose possono accadere e il corridore transalpino è pronto ad approfittarne… Non una corazzata, la FDJ, ma tutti gli uomini scelti da Marc Madiot daranno l’anima per aiutare il loro capitano. Assente Arnaud Démare, il vincitore della Sanremo 2016.
FORTUNEO-VITAL CONCEPT. Mettersi in evidenza, sempre e comunque: questo l’imperativo per la piccola Professional francese, tra le quattro wild card concesse da Aso. Compito di infiammare le singole tappe spetterà agli esperti Chris Anker Sorensen e Pierre Luc Perichon e agli scalatori Eduardo Sepulveda e Brice Feillu. Si getterà nella mischia degli sprint il giovane Daniel McLay.
IAM CYCLING. Dal momento in cui ha annunciato la chiusura, la squadra svizzera ha raccolto i migliori risultati della sua quadriennale storia, con affermazioni al Giro d’Italia (Kluge) e di Svizzera (Pantano). Al Tour de France tutti intorno a Mathias Frank, ottavo lo scorso anno e intenzionato a migliorarsi ulteriormente. Tutti i nove uomini avranno come obiettivo quello di mettersi in mostra per convincere qualche dirigenza a puntare su di loro per la prossima stagione: tra questi, citiamo il già menzionato colombiano Jarlinson Pantano e il buon passista Reto Hollenstein.
LAMPRE-MERIDA. Formazione sperimentale, ma pronta a colpire su ogni terreno, quella schierata da Brent Copeland per il Tour de France 2016. Alberto Rui Costa ha deciso di non dedicarsi esclusivamente alle ambizioni di classifica, ma tentare in prima istanza di cogliere un successo parziale. Da valutare Louis Meintjes, le cui potenzialità sono ben note a tutti, ma la cui giovane età non permette di dare giudizi su dove sia in grado di arrivare (la top 10, comunque, non è utopia). Per le volate c’è Davide Cimolai, mentre pronti ad inserirsi in fughe o in situazioni imprevedibili di corsa sono Kristijan Durasek e Jan Polanc. È della Lampre il primo corridore etiope nella storia del Tour: Tsgabu Grmay. Completano la rosa il sempreverde Matteo Bono, l’esperto giapponese Yukiya Arashiro e lo sloveno Luka Pibernik.
LOTTO SOUDAL. Andre Greipel e Tony Gallopin: questi i leader della formazione belga, che non ha un uomo dai classifica, ma può tornarsene a casa con un buon bottino di vittorie parziali. Il tedesco ha già vinto dieci tappe al Tour e vuole incrementare tale numero, forte di una condizione fisica certamente buona (prova ne è il recente titolo nazionale conquistato) e del primo Grand Tour stagionale, il Giro d’Italia, concluso con tre successi; il francese è corridore temibile negli arrivi mossi e nelle fughe, grazie alle quali, due anni fa, riuscì ad indossare per un giorno la maglia gialla. Thomas De Gendt andrà a caccia della maglia a pois, mentre Jurgen Roelandts e Jens Debusschere potranno ritagliarsi i loro spazi nelle giornate in cui Greipel darà loro il via libera.
MOVISTAR TEAM. Sarà Nairo Quintana il leader del team spagnolo, al cui interno figura anche un Alejandro Valverde che ha già dichiarato di voler correre senza alcuna pressione di classifica, ma con il solo obiettivo di prepararsi in vista delle Olimpiadi. Il colombiano, dunque, non avrà gli stessi problemi tattici riscontrati lo scorso anno e, forte di una bella condizione palesata alla Route du Sud e di un netto miglioramento a crono, punterà alla maglia gialla di Parigi. Estremamente competitivi tutti i corridori che avrà al suo fianco: dal connazionale Winner Anacona agli spagnoli Ion e Gorka Izagirre, Jesus Herrada e Daniel Moreno, fino al portoghese Nelson Oliveira, pronto a ritagliarsi spazi per sé qualora le circostanze di gara lo consentiranno.
ORICA-GREENEDGE. Nove potenziali cacciatori di tappe, quelli schierati dalla compagine australiana, che da questo momento sarà denominata Orica-BikeExchange: Michael Matthews e Simon Gerrans avranno l’onere di farsi trovare pronti nelle giornate di pianura e media collina (il primo andrà presumibilmente a caccia della maglia verde e costituirà un pericoloso contendente per Peter Sagan); Adam Yates in quelle altimetricamente impegnative (testandosi magari in ottica classifica generale); Ruben Plaza, il poliedrico Michael Albasini, il vincitore della Roubaix Matthew Hayman e il passista Luke Durbridge gli altri uomini chiamati a cercare gloria personale.