Si svolgeranno tra Fort Copacabana e Pontal, tra il 6 e il 10 agosto, le gare di ciclismo su strada, in linea e a cronometro, dei Giochi Olimpici di Rio 2016. Disciplina presente sin dalla prima edizione di Atene 1896, il ciclismo (comprendente anche il settore della pista e quelli più recenti di mtb e bmx) vede l’Italia tra i dominatori incontrastati nella storia dell’evento a cinque cerchi, con l’ultimo successo risalente ad Atene 2004 grazie a Paolo Bettini. Indimenticabile, otto anni prima, anche l’oro conquistato dal compianto Fabio Casartelli a Barcellona 1992.
Ricca di aspettative la pattuglia azzurra che volerà in Brasile. Cinque gli uomini e quattro le donne, il massimo consentito in entrambi i casi. Cominciamo dai primi: il leader della nazionale diretta da Davide Cassani sarà Vincenzo Nibali, 31 anni di Messina, che vanta in carriera la tripla corona (2 Giri-1 Tour-1 Vuelta), 1 Lombardia e due maglie di campione italiano.
Ha meticolosamente preparato l’appuntamento olimpico, lo Squalo, che dopo il sofferto ma trionfale Giro d’Italia è virato sul Tour de France con il solo pensiero rivolto al Sudamerica, trascurando quello verso la maglia gialla. Corridore da corse a tappe, ha dimostrato di poter dire la sua anche in quelle in linea, essendo salito sul podio di Lombardia, Sanremo e Liegi e avendo sfiorato quello del Mondiale. Una medaglia olimpica sarebbe il coronamento di una carriera strepitosa.
Ventiseienne sardo, Fabio Aru rappresenta il presente e il futuro del movimento azzurro per quanto concerne i Grand Tour: vincitore della Vuelta 2015, non ha concluso nel migliore dei modi il suo primo Tour de France, ma è carico quanto basta per essere utile alla causa azzurra. Sarà la seconda carta dell’Italia a Rio, dove proverà ad andare come una moto, magari come quella del suo idolo Valentino Rossi.
Compagno di squadra dei primi due alla Astana è Diego Rosa, ventisettenne piemontese che si è dedicato tardi all’attività su strada, avendo praticato precedentemente la mountain bike. E i risultato sono stati fin da subito ottimi: accanto al grande appoggio in favore dei capitani, ha dimostrato di potersi togliere anche enormi soddisfazioni personali, come testimoniano le vittorie alla Milano-Torino 2015 e ad una tappa del Giro dei Paesi Baschi 2016.
Altri due compagni di squadra (stavolta della Bmc) completano il quintetto: sono Damiano Caruso ed Alessandro De Marchi. Il primo, ventinovenne ragusano, ha corso in passato al servizio di Ivan Basso e dello stesso Nibali, dai quali ha appreso i segreti per poter svolgere al meglio tale lavoro; il secondo, trentenne friulano, soprannominato il rosso di Buja, è un instancabile faticatore, sempre pronto a sacrificarsi per i leader ma anche a lottare per ambiti traguardi (nel 2014 vinse il Premio di Supercombattivo al Tour de France).
“È una squadra forte, che cercherà di ottenere il massimo risultato, date le caratteristiche impegnative del percorso, con una salita di 9 chilometri che farà sicuramente selezione – commenta il ct Cassani – Ho scelto atleti in grado di sacrificarsi e di contribuire, fin dall’inizio, alla causa. Sono fiducioso“.
Il quartetto donne. Tatiana Guderzo è la veterana: sul podio olimpico ci è già salita a Pechino 2008 (bronzo), mentre l’anno dopo si è laureata campionessa mondiale a Mendrisio. A 32 anni potrà contare sull’esperienza necessaria per ambire ad un’altra medaglia. Chi di medaglie e di esperienza se ne intende è la trentatreenne piacentina Giorgia Bronzini, due volte consecutive campionessa iridata e pronta stavolta a giocarsi le sue chance nel caso in cui dovesse venir fuori una corsa meno selettiva del previsto, con diverse atlete a lottare per uno sprint ristretto.
Accanto alla poliedrica udinese Elena Cecchini, che divide splendidamente la sua attività tra strada e pista, proprio come il fidanzato Elia Viviani, che gareggerà in pista, troviamo quella che può a tutti gli effetti essere considerata la capitana della squadra guidata da Dino Salvoldi, Elisa Longo Borghini, venticinquenne verbanese sempre al top nelle manifestazioni di alto livello: manca la ciliegina sulla torta, si spera possa trovarla a Rio.
“Sono tutte atlete di grandissimo livello, che hanno dimostrato anche nel recente Giro 2016 di godere di uno stato di forma che mi rende ottimista”, commenta il ct Dino Salvoldi, che poi assicura: “Non siamo i favoriti, sapremo sorprendere“.
Vincenzo Nibali e Damiano Caruso per gli uomini, Elisa Longo Borghini per le donne, saranno protagonisti anche delle due prove a cronometro, sulle quali non riponiamo francamente troppe aspettative circa la lotta per le medaglie.
Vedi anche: Rio 2016, ciclismo su strada: il percorso e la guida tv
Prova in linea uomini: Vincenzo Nibali, Fabio Aru, Diego Rosa, Damiano Caruso, Alessandro De Marchi
Prova a cronometro uomini: Vincenzo Nibali
Prova in linea donne: Giorgia Bronzini, Elena Cecchini, Tatiana Guderzo ed Elisa Longo Borghini
Prova a cronometro donne: Elisa Longo Borghini
SABATO 6 AGOSTO
14.30 CICLISMO SU STRADA – Prova in linea (maschile)
DOMENICA 7 AGOSTO
17.30 CICLISMO SU STRADA – Prova in linea (femminile)
MERCOLEDÌ 10 AGOSTO
14.30 CICLISMO SU STRADA – Prova a cronometro (femminile)
18.00 CICLISMO SU STRADA – Prova a cronometro (maschile)