Davvero mozzafiato la 11^ tappa del Tour de France 2016: il vento scompiglia i piani di molti atleti e, ad approfittarne con due lampi di genio, sono Peter Sagan (Tinkoffk) e Chris Froome (Team Sky), che si avvantaggiano a poco meno di 10 km all’arrivo e si piazzano al primo e al secondo posto sul traguardo di Montpellier. La maglia gialla guadagna ancora sugli avversari diretti per la classifica generale.
La cronaca. La tragedia ferroviaria avvenuta nelle scorse ore in Puglia scuote la partenza da Carcassonne: i corridori italiani si presentano con il lutto al braccio e Paolo Tiralongo (Astana) twitta “Anche dal Tour siamo vicini ai famigliari delle vittime del #disastroferroviario”.
È il vento la più grossa insidia di giornata: all’arrivo di Montpellier cadono le barriere di protezione e incombono minacce anche per la tanto attesa frazione che domani arriverà sul Mont-Ventoux: previste fortissime raffiche che potrebbero costringere gli organizzatori ad abbassare la quota dell’arrivo o persino ad annullare la scalata.
Due gli uomini che vanno in fuga: sono il campione nazionale francese Arthur Vichot (FDJ) e l’australiano Leigh Howard (Iam), tenuti a bagnomaria dal gruppo e ripresi già ai 60 km all’arrivo. Ma dalla fase centrale di gara sono i ventagli i protagonisti: un paio di drenate degli uomini Tinkoff dividono il plotone diversi tronconi: alcuni corridori rimangono staccati, tra cui il vincitore di Revel Michael Matthews (Orica-BieExchange) e l’americano Tejay Van Garderen (Bmc), poi rientrato.
Ed è così per tutto il resto della giornata. L’azione più spettacolare si ha a poco meno di 10 km all’arrivo, quando la coppia della Tinkoff formata da Maciej Bodnar e il campione del mondo Peter Sagan crea un buco sugli inseguitori.
Lesti ad approfittarne anche i due Sky Chris Froome e Geraint Thomas. Il quartetto va di comune accordo per i rispettivi interessi – successo di tappa e classifica generale – mentre dietro è tardivo l’intervento degli uomini Katusha e Lotto Soudal per porre riparo al gap accumulato, che si aggira attorno ai 20″.
Il margine si accorcia sensibilmente negli ultimi mille metri, ma è troppo tardi: Peter Sagan vince agevolmente in volata davanti a Chris Froome, che guadagna 5″ sugli altri big ed altri 6″ in virtù degli abbuoni. Lo si tacciava di poca originalità e spettacolarità in corsa, così il britannico ha risposto per due volte in pochi giorni con azioni da incorniciare. Chi perde molto terreno è Joaquin Rodriguez (Katusha), che paga oltre 1 minuto.
Ordine d’arrivo 11^ tappa:
1 Peter Sagan (Svk) Tinkoff Team 3:26:23
2 Christopher Froome (GBr) Team Sky
3 Maciej Bodnar (Pol) Tinkoff Team
4 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha 0:00:06
5 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits
6 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
7 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data
8 André Greipel (Ger) Lotto Soudal
9 Sondre Holst Enger (Nor) IAM Cycling
10 Oliver Naesen (Bel) IAM Cycling
Classifica generale:
1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 52:34:37
2 Adam Yates (GBr) Orica-BikeExchange 0:00:28
3 Daniel Martin (Irl) Etixx – Quick-Step 0:00:31
4 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:00:35
5 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo 0:00:56
6 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
7 Sergio Henao (Col) Team Sky
8 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:01:13
9 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
10 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff Team 0:01:28
SAGAN ce Hérault ! / @petosagan wins again! #TDF2016 pic.twitter.com/KdrxNsCkm6
— Le Tour de France (@LeTour) 13 luglio 2016