ULTIME NEWS
Home > Ciclismo > Tour de Froome: forza, estro e originalità valgono il tris giallo
Tour de Froome: forza, estro e originalità valgono il tris giallo
Chris Froome. Foto @LeTour

Tour de Froome: forza, estro e originalità valgono il tris giallo

È stato un Tour de Froome! Per il secondo anno consecutivo, il terzo in carriera, Chris Froome vince il Tour de France. E stavolta lo ha fatto a suo modo: nessun disarmante dominio quando la strada si inerpicava, bensì alcuni blitz grazie ai quali è riuscito a sbarazzarsi della concorrenza e a centrare il tris giallo.

L’avevamo spesso tacciato di scarsa originalità e di eccessiva dipendenza dagli avanzatissimi mezzi tecnologici in uso presso il Team Sky, ed eravamo poi abituati ad assistere alle sue inconfondibili frullate quando le pendenze si facevano dure, in certi casi proibitive.

Quest’anno Froomey ha saputo fare di più, palesando un incredibile estro fantasioso anche in giornate apparentemente poco insidiose ed una spietatezza nelle prove contro il tempo, quelle che davvero hanno fatto la differenza nel computo dei minuti guadagnati sugli avversari. E con l’aiuto di una implacabile squadra, sempre in prima linea, sempre al top, tutto è parso in discesa.

E ora sono tre: dietro i magnifici quattro – Eddy Marcks, Bernard Hinault, Jacques Anquetil e Miguel Indurain – capaci di aggiudicarsi cinque maglie gialle, c’è lui, il Keniano bianco, che raggiunge quota tre successi come Philippe Thys, Louison Bobet e Greg Lemond. “Bellissima emozione, è incredibile – commenta il fresco vincitore della 103^ Grande Boucle – Sono davvero entusiasta di entrare nella storia con tre vittorie nella corsa più importante al mondo“.

E poiché l’appetito vien mangiando, ecco avvicinarsi un nuovo obiettivo, le Olimpiadi di Rio 2016, in cui spera di migliorare quel bronzo conquistato a cronometro nell’edizione casalinga di Londra. Qualche giorno più tardi, la Vuelta a Espana, da lui mai vinta. Per il futuro, invece, “la priorità rimane il Tour de France“, perché la ricerca del poker è già nei pensieri di Christopher Froome.

Ricordiamo i momenti più significativi della ennesima cavalcata vincente del britannico.

09/07. Capolavoro Chris Froome a Bagneres-de-Luchon: Solitamente implacabile tanto in salita quanto a cronometro, il britannico del Team Sky si beve tutta la concorrenza in discesa, attaccando nei chilometri finali dell’ottava tappa, giù per il Peyresourde, e andando a conquistare la maglia gialla di leader della classifica generale.

13/07. Froome maestro del vento. Con una spettacolare azione nata dalla geniale coppia Tinkoff Sagan-Bodnar a 10 km all’arrivo, il britannico, aiutato dal compagno di squadra Geraint Thomas, va furtivamente a guadagnare terreno sugli avversari, rimasti sorpresi dai ventagli, accumulando ulteriori 20″.

15/07. Crono, prova di forza di Froome. Nel giorno di Tom Dumoulin vincitore a crono, Chris Froome scava un solco sugli avversari, chiudendo al secondo posto la prova contro il tempo di Le Caverne du Pont d’Arc e allungando in classifica generale. Soltanto Bauke Mollema (Trek-Segafredo) riesce, in quell’occasione, a limitare i danni.

21/07. Froome superlativo a Megève. Pochi giorni dopo il pazzo Mont Ventoux, con tutte le vicissitudini in cui è venuta ancora una volta fuori la caparbietà del keniano Bianco, ecco l’ultima prova di forza, di nuovo a cronometro: il britannico blinda ancor di più la sua leadership vincendo la 18^ tappa ed ipotecando, di fatto, la classifica generale.

About Andrea Fragasso

Inserisci un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Required fields are marked *

*