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Rio 2016, per Italvolley la vittoria dell’onore per salutare la Del Core
Antonella Del Core capitana Italvolley femminile

Rio 2016, per Italvolley la vittoria dell’onore per salutare la Del Core

L’ultima partita di Italvolley femminile a Rio 2016 si chiude almeno con qualche sorriso: 3-0 a Portorico e grande tributo ad Antonella Del Core.

Il 3-0 con cui le azzurre asfaltano Portorico (25-14, 25-13, 25-22) non fa notizia ai fini della classifica, visto che le ragazze di Marco Bonitta erano già abbondantemente eliminate dalla manifestazione, ma salva se non altro l’onore e il morale per una spedizione olimpica iniziata male e poi naufragata peggio.

Quella con Portorico però non è stata solo l’ultima partita delle azzurre in questa Olimpiade brasiliana di Rio 2016, la più disastrosa dai tempi di Atlanta 1996; è stata anche l’ultima partita dell’immensa capitana Antonella Del Core che aveva annunciato il suo ritiro dai campi sottorete già diversi mesi fa. Le compagne hanno deciso di omaggiarla con una specie di “tatuaggio volante” sul braccio: «grazie cap #15», il suo numero di maglia.

Un congedo da lacrime e sorrisi emozionanti per la grandissima veterana napoletana, che è riuscita perlomeno a congedarsi dall’Italvolley che l’ha vista per tanti anni protagonista con un successo chiaro e netto: 3-0 a senso unico contro Portorico, col solito show della 17enne Paola Egonu, la bella regia di Alessia Orro e la buona verve di Martina Guiggi, in una partita che ha visto comunque alternarsi anche Alessia Gennari, Anna Danesi e Nadia Centoni.

Un solo momento di sbandamento nel terzo parziale, con le portoricane avanti 19-16; poi la Pantera Egonu e le stampatone riportano l’Italia in vantaggio e chiudono la partita nel modo più onorevole possibile.

Ora vacanze per il gruppo azzurro. Tutto il movimento dell’Italvolley femminile però s’interroga sul prossimo futuro: a settembre le ragazze saranno già impegnate nelle qualificazioni europee; chi sarà per allora il tecnico? Bonitta di sicuro non ci sarà più, e dopo di lui bisognerà organizzare un progetto nuovo e valido per risollevare le sorti di una nazionale che dopo l’Europeo del 2009 non ha vinto più nulla.

 

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